“Il caso giudiziario che ha visto coinvolto il cittadino italo-ucraino Vitaly Markiv si chiude definitivamente oggi grazie alla sentenza della Corte di Cassazione che ha respinto i ricorsi presentati e confermato l’assoluzione del secondo grado. Già in quell’occasione avevamo detto ‘viva la giustizia giusta’, oggi più che mai possiamo ribadirlo”, lo affermano in una nota Igor Boni, presidente di Radicali italiani e Silvja Manzi, Direzione nazionale RI/+E.
“La tragica morte del fotoreporter Andrea Rocchelli e del nostro compagno radicale Andrej Mironov non poteva trovare giustizia in una verità di comodo e grazie a un processo costruito su un teorema farlocco: quello per cui le vittime sono state punite per il loro lavoro giornalistico. Il tutto senza poter dimostrare che il colpevole perfetto, l’unico che poteva essere perseguito in Italia, si trovava nel luogo e nel momento preciso dello scontro e senza mai prendere in considerazione il ruolo dei separatisti filorussi che si trovavano in quel momento su quel fronte di guerra.
La vittoria di oggi non ci sarebbe stata senza la caparbietà del grande avvocato Raffaele Della Valle, a cui va il nostro speciale ringraziamento e senza la perseveranza della comunità ucraina – con in testa l’inossidabile Oles Horodetskyy – i cui membri hanno subito vergognosi e inqualificabili attacchi per il solo fatto di essere ucraini”, concludono