Oltre a quella sanitaria, il Paese sta attraversando una seconda emergenza che colpisce tutti, famiglie, imprese, enti locali.
Il “caro bollette” rischia di mettere in ginocchio, definitivamente, il nostro settore produttivo, già duramente colpito dalla pandemia. Le misure adottate in questi mesi sono importanti, ma non sufficienti.
Per questo, come Comitato economico del MoVimento 5 Stelle, in questi giorni, abbiamo lavorato a un nuovo pacchetto di proposte, di immediata realizzabilità.
Si tratta di strumenti che vi riassumo.
Il primo riguarda l’IVA che, nel 2022, per gas ed elettricità va azzerata sugli aumenti dei prezzi rispetto ai prezzi medi del 2021. In sostanza dobbiamo cancellarla sulla quota incrementale, perché lo Stato non può guadagnare sull’aumento delle bollette. È una proposta, molto seria, di cui il Governo si deve fare promotore anche in Europa, per non mettere a rischio la competitività dell’intero continente.
Dobbiamo, poi, intervenire per favorire la rateizzazione delle bollette, senza nuovi oneri per le imprese e le famiglie che ne hanno bisogno.
A chi ha ottenuto profitti stellari dagli aumenti di questi mesi (produttori, fornitori, intermediari), senza avere un aumento dei loro costi, va chiesto un contributo di solidarietà. Fondi che, anche in questo caso, verranno immediatamente utilizzati per ridurre le bollette e velocizzare l’uscita da questa fase di emergenza.
Vanno poi creati due fondi. Il primo, in cui far confluire i proventi delle aste CO2, da destinare in modo strutturale a contrastare i rincari. Le industrie, infatti, devono comprare le quote per produrre emissioni, con questo principio “paga di più chi inquina di più”. E il secondo, un fondo di garanzia per i Ppa, cioè per gli accordi di fornitura di energia elettrica rinnovabile a lungo termine, che possono rappresentare uno strumento efficace per garantire alle imprese energia a prezzi competitivi in una fase particolarmente delicata e per evitare esposizione delle nostre imprese a scenari analoghi nel prossimo futuro.
Così, in un post su Facebook, Laura Castelli, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze.