Ogni tanto fa bene sentirsi parte di questa Repubblica, spronati nel continuare le battaglie per l’affermazione dei diritti dei singoli e della comunità.
E’ la sensazione di oggi dopo che è stato raggiunto l’accordo per rinnovare il voto a Sergio Mattarella a presiedere la nostra Repubblica per i prossimi sette anni.
Stessa sensazione per l’elezione di Giuliano Amato a presidente della Corte Costituzionale.
Nonché la conferma che il mandato di capo del Governo continuerà ad essere di Mario Draghi.
Il neo-presidente Mattarella potrà continuare la sua difficile opera di risanamento del Paese in piena crisi sanitaria ed economica, un Garante ché le buone leggi che abbiamo continuino o comincino a funzionare, e quelle che non ci sono siano promulgate. Garante che ha portato Mario Draghi a capo del governo per la connessione vitale dell’operato del nostro Esecutivo con le sinergie europee, con quella larga maggioranza che dovrebbe ridurre al massimo le tensioni tipiche dei sistemi parlamentari democratici.
Il neo-presidente Giuliano Amato che, fra i tanti argomenti toccati, ha avuto la forza di riconoscere oggi due punti deboli del nostro sistema costituzionale: i diritti delle donne e i diritti dei detenuti. La tutela dei reietti culturali è cartina al tornasole di un metodo. Dichiarazioni che suonano come intenti di prospettiva per tutto il lavoro che lo aspetta.
Noi, tra i tanti e non di meno, motivati a meglio affermare e difendere i diritti economici, civili e umani degli individui e dei cittadini. Avendo, probabilmente, un contesto migliore in cui operare.
Tutti al lavoro. Nostri avversari: arroganza, stupida burocrazia, mancanza di professionalità, furbizia, sfaticati.
ADUC – Associazione Diritti Utenti e Consumatori