Volete sentirvi bene e mettere da parte tutte quei farmaci che altro non fanno che creare scompensi nel mostro corpo? Lo volete davvero? Allora iniziate a correggere le cattive abitudini alimentari e praticate stili di vita naturali.
Per aiutarvi abbiamo incontrato Ilaria Grandi, naturopata a indirizzo psicobiologico e life coach. Negli anni ha creato un percorso di disintossicazione con ben 7 angoli d’attacco, rivolti al corpo e alla mente, con cui aiuto le persone a uscire dallo stato infiammatorio che si manifesta con sovrappeso, disturbi gastrointestinali e cattiva gestione delle emozioni.
Ilaria come si comporta l’italiano a tavola?
Purtroppo si sta perdendo la componente di piacere e convivialità del cibo, che diventa una sorta di nemico difficile da gestire: chi non ha tempo di cucinare cibi sani, chi oscilla tra abbuffate e diete punitive, chi alla lunga per una alimentazione disordinata si ritrova in uno stato infiammatorio generale.
Noi sosteniamo che l’alimentazione gioca un ruolo determinante nell’impostazione di uno stile di vita corretto. In un frase: è vero che noi siamo quello che mangiamo?
Verissimo, e su tutti i fronti: dal valore biologico di un alimento di stagione e di prossimità territoriale al piacere – non mi stancherò mai di ripeterlo – di cucinare con amore per qualcuno. Per sottolineare il peso dell’affermazione “siamo quello che mangiamo” invito tutti a fare un esercizio: fra 10 anni, o fra 20, siamo certi che mangiando come adesso ci garantiremo un buono stato di salute?
Obesità e sovrappeso nell’infanzia?
Sono due i fattori in ballo: genitori poco educati ad un’alimentazione sana, che dichiarano di non avere tempo, e una grande componente psicologica: bambini nervosi, frustrati, che non sanno gestire le emozioni. Impariamo ad ascoltarli ed eventualmente chiediamo il supporto di uno specialista per evitare danni futuri.
Un bambino obeso ha maggiori probabilità di diventare un adulto malato?
Certo: il sistema cardiovascolare e le articolazioni sono i primi ad essere compromessi. E ancora richiamo l’attenzione sulla salute mentale, sulle cause e conseguenze di un cattivo rapporto col cibo che poi diventa un cattivo rapporto col proprio corpo.
Anemia, osteoporosi, perdita del tono della pelle, indebolimento dei capelli, alterazione delle unghie. Sono solo alcune conseguenze di una scorretta alimentazione delle donne: consigli utili?
Nel mio lavoro di naturopata e life coach adotto un approccio complesso che ha come obiettivo il detox. Sono 7 gli angoli d’attacco su cui agire: alimenti non infiammatori, idratazione, fitoterapia, deacidificazione al risveglio, flora intestinale, attivazione muscolare ed esercizi di gestione delle emozioni. Nella sinergia di questi interventi c’è la certezza del risultato.
E’ vero che i prodotti light contengono meno calorie?
Dobbiamo smettere di contare le calorie e imparare invece a scegliere meglio gli alimenti. Io non impongo quote caloriche e alimenti pesati, ma suggerisco cibi di alto valore biologico (di stagione, di prossimità e possibilmente da allevatori illuminati), non infiammatori, combinati adeguatamente.
La tendenza a ingrassare può essere ereditata dai genitori?
In parte sì, ci sono dei marcatori genetici che rilevano ad esempio un cattivo metabolismo dei grassi. Ma abbiamo un grande margine di azione con le nostre scelte, anzi: in presenza di ricorrenze in famiglia dobbiamo fare ancora più attenzione.
Saltare i pasti fa dimagrire?
No, fa arrabbiare! A parte gli scherzi, saltare i pasti provoca un danno metabolico. Il nostro organismo entra in quello che io definisco “stato di guerra”: avverte una scarsità di risorse e se le fa bastare abbassando il metabolismo. Quindi si soffre la fame, ci si sente deboli e non si perde un etto (se non i primissimi tempi un po’ di liquidi).
Per coloro che praticano una disciplina sportiva a livello agonistico c’è una dieta specifica da seguire?
Certo, e non solo perché il fabbisogno di nutrienti è più elevato: anche per lo stress ossidativo a cui è sottoposto un corpo che si allena tanto. Ci sono delle figure professionali specifiche per gli sportivi a livello agonistico.
L’ansia da Covid come può essere combattuta a tavola?
Approfittando per tornare a cucinare, magari le ricette della nonna. Prendiamoci più tempo per scegliere gli ingredienti, riduciamo la quantità di preparati e impariamo ad ascoltare la reazione del nostro corpo quando gli offriamo cibo sano in un contesto di piacere.