Il rinvio al 2023 del divieto di utilizzo del contante, vigente dallo scorso 1 gennaio, per transazioni di importo pari o superiore a 1.000 euro, è una buona notizia per i consumatori italiani. Lo afferma Assoutenti, commentando l’approvazione, in sede di Commissioni I e V della Camera, dell’emendamento al decreto Milleproroghe.
“Oggi in Italia i costi dei servizi bancari sono ancora troppo elevati e pesano in modo non indifferente sulle tasche di consumatori ed esercenti – spiega il presidente Furio Truzzi – A esempio la gestione di una carta di credito arriva a costare oggi ad ogni singolo utente fino a 85 euro all’anno tra canoni, costi di attivazione e gli altri balzelli, una spesa in costante crescita negli ultimi anni, e anche sul bancomat insistono costi eccessivi che devono essere abbattuti”.
“Il limite di 1000 euro per il contante, quindi, da un lato non rappresentava un valido strumento contro l’evasione, dall’altro costringeva i consumatori a ricorrere alla moneta elettronica, aggravando la spesa delle famiglie” – conclude Truzzi.