Bye bye Beijing, ci vediamo a Milano Cortina tra quattro anni

Bye bye Beijing, vi aspettiamo a Milano Cortina. La ventiquattresima edizione dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022 si chiude con uno storico passaggio di consegne con l’Italia che riporta la bandiera a cinque cerchi in Europa per i prossimi Giochi Invernali del 2026. I terzi che ospiterà il nostro Paese dopo Cortina 1956 e Torino 2006.

L’edizione cinese si chiude per l’Italia Team all’insegna dei record personali – tra tutti quello di Arianna Fontana che con l’oro e i 2 argenti vinti in Cina tocca le 11 medaglie e diventa l’azzurra più medagliata nella storia dei Giochi – e di squadra, con la spedizione guidata dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò e dal Segretario Generale e Capo Missione, Carlo Mornati, che torna a casa con un bottino di medaglie (17) secondo soltanto a quello ottenuto a Lillehammer 1994.

Al Nido d’Uccello, unico stadio a ospitare 4 cerimonie di apertura e di chiusura (fu sede anche dei Giochi Estivi di Pechino 2008), la portabandiera italiana, Francesca Lollobrigida, prima medagliata azzurra nella storia del pattinaggio di velocità (argento e bronzo qui in Cina), fa subito il suo ingresso dopo quella di casa cinese, mentre la squadra tricolore entra nello stadio per penultima tra i 91 Paesi in gara.
Sarà l’Italia infatti a ricevere il testimone dalla Cina con il compito di organizzare i prossimi Giochi.
Prima, però, c’è da celebrare i protagonisti di questa edizione asiatica, la terza se si considera Pyeongchang 2018 e l’estiva Tokyo 2020, la seconda nell’era Covid 19.

Arianna Fontana ha il suo riconoscimento affiancando il Presidente del CIO, Thomas Bach in rappresentanza degli atleti europei.
Una celebrazione per la skater dello short track più decorata della storia e un attestato di stima per un’Italia che ha da sorridere per i 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi, vinti dai 19 medagliati azzurri.

Gioie indelebili che ci confermano tra i più grandi e che ci fanno sognare in vista dei Giochi in casa.
Gli occhi del mondo sono tutti sul nostro Paese: c’è voglia di rivedere l’Olimpiade sulle Alpi e di riportare la rassegna a cinque cerchi dove gli sport invernali e del ghiaccio hanno una tradizione secolare.
Un antipasto di ciò che sarà lo regala lo show curato da Marco Balich: saranno Giochi sostenibili, inclusivi e rispettosi dell’ambiente. “Duality, together”, il motto scelto.

 

La bandiera olimpica passa dal sindaco di Pechino ed è affidata da Bach, per la prima volta nella storia a cinque cerchi, a due sindaci, Beppe Sala (Milano) e Gianpietro Ghedina (Cortina), sotto lo sguardo del Sottosegretario con delega allo sport, Valentina Vezzali.

 

Il Tricolore sventola nello stadio olimpico accompagnato dall’inno di Mameli interpretato da Malika Ayane e dal violinista Giovanni Andrea Zanon,mentre il Bel Paese mette in mostra il meglio che può offrire. Un video messaggio in cinese dei Governatori di Lombardia, Attilio Fontana e del Veneto, Luca Zaia  invita il mondo in Italia.

L’aspettativa è alta, ma il nostro Paese con i suoi campioni saprà certamente farsi trovare pronto. Bye bye Beijing, vi aspettiamo a Milano Cortina.