Rho – L’Amministrazione comunale ha ricordato la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie con l’inaugurazione della piastra e dell’ulivo dedicati ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino posizionati nel Parco della Legalità di via San Bernardo 70, bene confiscato alla mafia e ridato ai cittadini grazie a un progetto vincitore del Bilancio Partecipativo Dirò la mia 2018 presentato dagli studenti del Liceo Majorana.
Alla manifestazione hanno partecipato tutte le scuole superiori del territorio, l’Accademia Stabat Mater, insieme al Sindaco Andrea Orlandi la giunta, l consiglieri comunali, le Forze dell’Ordine e le associazioni combattentistiche.
Quest’anno la Giornata ha un valore ancora più forte per la ricorrenza dei trent’anni dalla strage di Capaci (23 maggio 1992) che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, a sua moglie e agli uomini della sua scorta e dalla strage di via D’Amelio a Palermo (19 luglio 1992) nella quale morirono il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta.
Quest’anno ricorrono anche i 40 anni dalla strage di via Carini in cui morirono il generale e appena nominato prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa, sua moglie e l’agente di scorta Domenico Russo. E sempre nel 1982 ancora il deputato Pio La Torre e Rosario Di Salvo.
Secondo una valutazione fatta dall’associazione Libera i nomi da ricordare sono 1055
L’Amministrazione non ricorda solo la giornata del 21 marzo, infatti il sindaco Andrea Orlandi ha voluto la delega alla legalità assegnata all’assessore Nicola Violante ed è stata riconfermata la Commissione consiliare temporanea Antimafia e Legalità .
“E’ importante riconoscere che la mafia esiste nella nostra città – afferma il Sindaco Orlandi -. Bisogna studiarla e conoscerla. Riprendo le parole di Paolo Borsellino “Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare.” Rivolgo queste parole a mia volta alle ragazze e ai ragazzi che devono conoscere e amare la propria città per poi avere attraverso l’amore la forza per cambiarla sulla base della legalità e della giustizia”.
Dopo un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime di mafia e anche delle persone che stanno morendo a causa della guerra in Ucraina e nelle altre parti del mondo, Clelia La Palomenta Presidente della Commissione consiliare temporanea Antimafia e Legalità, organizzatrice dell’evento, ha illustrato il lavoro della Commissione e l’importanza non solo della memoria ma dell’impegno costante anche verso le scuole. Si sono succeduti gli interventi di Luigi Piccirillo, Consigliere Regionale, di Salvatore Tranchina Consigliere comunale e membro Commissione temporanea Antimafia e Legalità, Andrea Recalcati, vice presidente del Consiglio Comunale e membro anche lui della Commissione e di Carlo Borghetti Vice Presidente del Consiglio Regione Lombardia.
Ha sostituito Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, che ha inviato un video, Davide Boffi dell’associazione Agende Rosse.
Dopo l’intervento di Andrea Orlandi Sindaco di Rho, insieme a Davide Boffi c’è stato lo svelamento della piastra dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, posta ai piedi dell’Ulivo.
La toccante interpretazione dell’Inno di Mameli eseguita dal soprano Serena Zaffaroni dell’Accademia musicale “Stabat Mater” e una melodia suonata dalla violinista Olivia Maria Bruno, studentessa del Liceo Rebora, anche lei frequentante l’Accademia Stabat Mater, hanno segnato la seconda parte della manifestazione nella zona centrale del Parco.
Questa parte è stata interamente gestita dagli studenti degli istituti superiori rhodensi Puecher-Olivetti, Majorana, Rebora, Cannizzaro, Mattei con testimonianze, poesie, brani.
Ha chiuso la seconda parte la poesia della poetessa rhodense Federica Re e le note del violino di Olivia Maria Bruno.
La Cooperativa sociale di solidarietà Comin, che opera per l’inclusione e il benessere sociale, partecipa con delle installazioni e dei cartelli che saranno posizionati nel Parco nella giornata del 21 marzo.