Messina – “Siamo fortemente contrari alla creazione di un Ircss nell’ambito del Policlinico di Messina. Si corre il rischio di privatizzare il principale servizio ospedaliero della città con conseguenze negative per i cittadini e il personale”. Lo dice il segretario della Flc Cgil di Messina, Pietro Patti, commentando le recenti dichiarazioni del rettore dell’Università di Messina, Cuzzocrea.
“Il rettore invece di fare annunci – aggiunge – farebbe bene a pensare a come migliorare i dati del Piano nazionale esiti dell’Agenas, che per l’Aou di Messina, nel periodo compreso tra il 2019-2021, sono in peggioramento”.
“Ebbene – continua Patti – nel periodo 2019-2021, a differenza di altre strutture, l’Aou di Messina mostra un peggioramento. Infatti le due aree cliniche “Gravidanza e parto” e “Osteomuscolare”, che nel 2019 avevano un livello di valutazione “Molto alto”, passano a “Medio”, mentre la percentuale di attività svolta nell’area clinica “Osteomuscolare” subisce una contrazione. L’area clinica “Nervoso” rimane ad un livello di valutazione “Basso” e quella “Cardiocircolatorio” ad un livello di valutazione “Medio””.
“Per la Cgil quindi – prosegue Patti – non si tratta di fare annunci o pensare di poter rilanciare il Policlinico con ipotesi di trasformazione in Ircss, che dovrebbero risolvere magicamente tutti i problemi della struttura, ma lavorare seriamente, insieme alla direzione aziendale, per migliorare l’attività in termini di ricerca e di assistenza”.
“Infine una ultima considerazione – conclude Patti – le due linee di ricerca per le quali sarebbe stata chiesta il riconoscimento di Ircss non sembrano godere di un livello di “salute molto alto”, almeno dal punto di vista del Piano nazionale esiti dell’Agenas”.