Oltre un italiano su tre (36%) ha scelto di trascorrere il primo maggio fuori casa all’aperto in città o con una gita fuori porta, anche con il classico picnic nel verde nel rispetto della tradizione, al mare, in montagna, in campagna dove il tempo ha tenuto. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixé divulgata in occasione della Festa del lavoro.
La maggiore sensibilità ambientale, nata dopo le limitazioni e i lockdown a causa della pandemia, ha portato, infatti, -sottolinea la Coldiretti – alla riscoperta della vacanza “a chilometro zero”, spesso con luoghi da raggiungere in giornata.
Non manca un 10% di connazionali che ha deciso di trascorrere la ricorrenza assieme a parenti e amici, dopo due anni di “astinenza” dalla convivialità a causa delle necessarie misure di restrizione per il Covid, oltre a una minoranza che visiterà musei o prenderà parte a feste, celebrazioni o concerti, secondo Coldiretti/Ixe’. Ma ci sono anche 1,5 milioni di italiani che – precisa la Coldiretti – non si sono accontentati della gita fuori porta ma hanno colto l’occasione per fare una vera e propria vacanza.
Non solo relax ma anche gastronomia per la Festa del lavoro, con grandi protagonisti gli agriturismi lungo lo Stivale, scelti da 250mila italiani secondo Campagna Amica Terranostra, per passare la ricorrenza a tavola all’insegna della buona cucina e dei sapori tradizionali. Su tutto vince il tradizionale abbinamento fave e pecorino che è immancabile sulle tavole nel Lazio, ma anche in Umbria, Abruzzo, Marche e Molise.
In Liguria si è affermata la variante di fave e salame, mentre in Veneto non possono mancare i vovi (precedentemente bollite con cipolla, malva o ortica per colorarne il guscio) da accompagnare con gli sparasi (asparagi) mentre in Romagna la piadina con il formaggio squacquerone ed i panini variamente imbottiti sono diffusi ovunque.
In Sardegna invece non si rinuncia al tradizionale porceddu allo spiedo mentre in tutto il sud una vera festa all’aperto che si rispetti contempla sempre una buona frittata di maccheroni e una teglia di pasta al forno arricchita con polpettine, salame e mozzarella. In Sicilia invece un bel pic nic prevede sempre il tipico pane cunzato con acciughe, olio sale origano e pomodoro.
Molto gettonato anche il barbecue – continua la Coldiretti – sia che si predispongano grigliate di carne, di pesce o di verdure, anche grazie ai kit proposti nei mercati contadini di Campagna Amica. I tagli di carni bovine italiane, a partire da quelli delle razze bianche come Chianina, Maremmana, Marchigiana, Podolica e Romagnola sono perfetti per essere arrostiti alla griglia, ma anche la braciola di maiale e le salsicce di suino italiano hanno caratteristiche qualitative inappuntabili. Per non parlare delle verdure di stagione – conclude la Coldiretti – pomodori, melanzane, e peperoni che ben si prestano ad accompagnare la carne o il pesce grigliato, impegnando il calore residuo reso disponibile dal barbecue dopo la cottura principale.