Sono 4 milioni gli italiani con diabete, un milione e mezzo non sanno di avere la malattia e altri 4 milioni sarebbero ad alto rischio di svilupparlo. Numeri importanti di un fenomeno in crescita, quelli evidenziati dal bollettino epidemiologico nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità, che incide sui costi sanitari per almeno 20 miliardi di euro all’anno e che porta in evidenza la necessità di una presa in carico del paziente in una logica value based che passa attraverso un miglior controllo glicemico grazie all’investimento in innovazione tecnologica.
Investire in innovazione garantirebbe una riduzione delle ospedalizzazioni e delle prestazioni sanitarie generate oggi da una presa in carico del paziente non ottimale. I numeri dell’ISS fanno comprendere l’impatto socio-assistenziale ed economico-sanitario di questa malattia cronica. Un cambio di paradigma nella gestione value-based delle persone diabetiche in linea con gli obiettivi del PNRR porterebbe ad una riduzione dei costi di gestione, pari a circa 1.600 euro l’anno a paziente come da analisi condotta in regione Toscana su utilizzo del sistema FGM. Le evidenze dell’investimento in innovazione, sia nei farmaci che nei device, dovrebbero garantire un accesso equo ed uniforme in tutte le regioni come già accade nei Paesi europei. Quali opportunità potrà fornire in tal senso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con i suoi 15,63 miliardi di euro, di cui 7 miliardi tra reti di prossimità, strutture, servizi di telemedicina e 8,63 miliardi su innovazione, ricerca, digitalizzazione? Come verrà declinato nelle varie regioni?
Per far conoscere tutte le esperienze promosse in questi anni, Motore Sanità ha promosso il webinar “CENTRO, PNRR E DIABETE”, con il contributo incondizionato di Abbott e Boehringer Ingelheim, dando voce a tutti gli stakeholder di sistema per proporre idee realizzabili subito su questi temi aperti, al fine di evitare sprechi e mantenere la sostenibilità.
“Il diabete è la malattia sistemica per eccellenza, interessando e coinvolgendo tutti gli organi. Per questo è fondamentale il ruolo del Diabetologo all’interno delle strutture ospedaliere, soprattutto di un Diabetologo che sappia gestire il paziente a 360 gradi”, ha spiegato Dario Pitocco, Direttore UOSD Diabetologia Policlinico Gemelli, Roma.
“Gli investimenti previsti dal PNRR su territorio e telemedicina saranno una grande occasione per la presa in carico della cronicità, come il diabete; questi temi saranno alla base dell’organizzazione delle nuove case di comunità”, ha commentato Enrico Sostegni, Presidente III Commissione tutela della Salute Consiglio Regionale, Regione Toscana.