Milano – Il suono della sirena di un automezzo dei Vigili del fuoco e poi il silenzio suonato dalla tromba del maestro Raffaele Kholer.
Ore 17.58, Milano è raccolta intorno alla stele dedicata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nei giardini a loro dedicati in via Benedetto Marcello 4. Sono passati trent’anni dalla strage di Capaci dove il 23 maggio del 1992, la mafia assassinò il giudice Falcone facendo esplodere una bomba al tritolo sull’autostrada tra l’aeroporto di Punta Raisi e Palermo. Nell’attentato morirono insieme al giudice la moglie e magistrato Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Ogni anno, in questa giornata di memoria, le autorità e le scuole, a partire dal vicino Liceo Scientifico Volta, si ritrovano in questi giardini per rendere omaggio alle vittime delle stragi del 1992, uomini e donne che hanno dato la vita lottando contro la criminalità organizzata, la corruzione, l’illegalità. Alla commemorazione, iniziata alle ore 17, sono intervenute le associazioni impegnate nella diffusione della cultura della legalità tra i più giovani a partire da Libera, con la rappresentante Lucilla Andreucci, il coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia, Alessandra Dolci, il presidente onorario di Libera, Nando dalla Chiesa, e il Comune di Milano. Presenti anche tantissimi studenti che in questi giorni hanno ricordato il trentennale della strage di Capaci durante incontri, approfondimenti e laboratori. E hanno dato voce ai loro pensieri intervenendo insieme alle autorità e scrivendo frasi sulle lenzuola esposte nei giardini.
La città di Milano ha ricordato la strage di Capaci anche a Palermo, dove si è svolta una intensa giornata di celebrazioni, aperte questa mattina al Foro Italico con la presenza di migliaia di studentesse e studenti che hanno preso parte all’evento organizzato dalla Fondazione Falcone. Sul palco i rappresentanti delle più alte istituzioni, dove era presente anche il Comune di Milano, che è stato poi rappresentato anche nel corteo che da Capaci si è diretto verso Isola delle Femmine, dove sorge la stele in memoria del Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Al corteo hanno preso parte decine di amministratori siciliani e proveniente da ogni parte d’Italia, insieme ai rappresentanti delle alte istituzioni. Giunti alla stele, alle 17.58 si è osservato un minuto di silenzio e di raccoglimento nel ricordo di quanto esattamente a quell’ora e in quello stesso luogo trent’anni fa ha tragicamente cambiato la storia del nostro Paese.
Le iniziative in ricordo delle vittime della strage di Capaci rientrano nel palinsesto di Milano è Memoria.