RAPPORTO SUD del Sole24Ore: Carbone, la centrale di Cerano tornerà a produrre a pieni giri. Gioia Tauro, duello sul raddoppio del termovalorizzatore

Il nuovo numero del Rapporto Sud del Sole 24 Ore in edicola venerdì 27 maggio in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna dedica l’apertura alla centrale termoelettrica di Cerano alimentata a carbone che potenzia la produzione di energia, in linea con le scelte di diversificazione delle fonti imposta dal conflitto bellico. Il gasdotto pugliese ha trasportato, dal punto di ingresso a San Foca di Melendugno alla rete nazionale 7,5 miliardi di mc di gas azero. Oggi si prepara un aumento della quantità trasportata che potrà arrivare a 20 miliardi di mc.

Sullo stesso numero del Rapporto Sud di venerdì 27 maggio anche la decisione di portare da due a quattro le linee del termovalorizzatore di Gioia Tauro e ridurre dell’80% le emissioni inquinanti. Una soluzione radicale nella visione del governatore della Calabria Roberto Occhiuto per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti, piaga sempre aperta in tutte le aree della regione dove sono in funzione solo due discariche, ormai sature, quella di Lamezia e di Cassano Ionio, e l’impianto della Piana.

 

Il Rapporto Sud si sposta poi in Campania: prima regione in Italia nel risparmio postale. Sono quasi 13 milioni nella regione i prodotti attivati. Libretti e buoni fruttiferi postali si confermano le forme di risparmio preferite dai 5,7 milioni di cittadini: 8.030.360 i buoni e 4.853.830 i libretti. La stessa regione che ha il più alto numero d’Italia di percettori di reddito di cittadinanza, si rivela poi risparmiatrice con quasi tutte le province nei primi posti della classifica del risparmio postale. Un contributo a tale primato è offerto dalla rete di sportelli: 951 uffici nella regione ne fanno la terza in Italia dopo Lombardia e Piemonte.

 

Spazio all’industria delle vacanze sul Rapporto Sud di venerdì 27 maggio. In Puglia sono numerosi gli investimenti di trasformazione delle antiche masserie in resort di lusso soprattutto nell’area del Salento. Dietro questi investimenti internazionali vi è l’obiettivo di attrarre flussi turistici sempre più ampi, di fissare nuovi standard di ospitalità portando la propria esperienza di alto livello. Ad attrarre è, in particolare, l’area compresa tra il sud est barese, l’Alto Salento (Ostuni) e la Valle d’Itria.

 

Economia della cultura, il Rapporto Sud si sposta a Palermo dove oltre alle grandi istituzioni culturali è cresciuto negli ultimi anni un reticolo di attività che ha le caratteristiche di un distretto: dai libri ai beni culturali, dalla musica al teatro. Quanto vale questa economia? Difficile dirlo: c’è chi azzarda almeno 50 milioni l’anno e chi si spinge oltre ma si tratta di stime che difficilmente possono trovare un riscontro concreto in queste condizioni.