Nel lavoro privato dovrebbe restare l’uso della mascherine. E’ quanto contenuto nella bozza di aggiornamento delle misure di contrasto al virus sul lavoro dei privati.
Nel testo – riporta l’ANSA – è previsto l’uso delle mascherine FFP2. Nella bozza si indica anche il controllo della temperatura all’ingresso che non deve essere superiore ai 37 gradi e mezzo. Previsto anche un incentivo per lo smart working, ritenuto “uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti”.
Le mascherine filtranti Ffp2, si legge nella bozza “rimangono un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio, soprattutto nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative. A tal fine, il datore di lavoro assicura la disponibilità di Ffp2 al fine di consentirne ai lavoratori l’utilizzo nei contesti a maggior rischio”.
Sara’ ancora compito del datore – sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi – individuare “particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente”.
Oltre all’obbligo di controllo della temperatura all’ingresso, che non dovra’ superare i 37 gradi e mezzo, il lavoratore con la febbre dovra’ comunicarlo subito al datore di lavoro e queste regole varranno anche per i lavoratori esterni come quelli che in appalto (fornitori, addetti alla pulizia o alla vigilanza).
Prevista inoltre la sanificazione periodica dei locali e delle postazioni di lavoro e il lavoratore sara’ “obbligato ad adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani”. Infine la bozza indica la necessita’ di ingresso e uscite scaglionate se possibile e la ventilazione continua dei locali.
AGIMEG