L’Anaao Assomed denuncia la profonda crisi dei Pronto Soccorso italiani, aggravata in questi giorni dalle difficoltà legate al periodo estivo e dalla recrudescenza del virus Covid-19 che sta aumentando i ricoveri ospedalieri.
“Le condizioni di lavoro nei PS sono ben note a tutti – dichiara Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed – e due anni di pandemia hanno solo contribuito a peggiorare una situazione già di per sé fortemente compromessa: aumento dello stress psico-fisico, numerosi turni di notte e nel week-end, colleghi di ogni disciplina precettati per coprire carenze di organico strutturali.
Il Pronto Soccorso è sempre più simile a un girone dantesco con turni e orari senza limiti, difficoltà perfino ad andare in ferie, la rarefazione delle progressioni di carriera, la burocrazia asfissiante, lo svilimento di un ruolo che una volta era professionale e oggi banale fattore di produzione, crescita delle denunce e aggressioni verbali e fisiche. Tutto questo in totale assenza di valorizzazione economica”.
Inoltre – mette in guardia Di Silverio – le risposte che molte Regioni mettono in campo sembrano dettate più dalla disperazione e le soluzioni appaiono arrangiate, spesso con ricadute peggiori del problema che vorrebbero risolvere. Mi riferisco all’intervento delle Cooperative cui viene appaltata la copertura dei turni di servizio, il cui ricorso in questi ambiti andrebbe dichiarato illegale”.
L’Anaao Assomed, di fronte alla crisi dei Pronto Soccorso, chiede misure straordinarie e immediate per evitare il collasso dell’intera sanità ospedaliera:
⎯ Riconoscimento del lavoro come lavoro usurante ⎯ Aumento sostanziale e immediato delle indennità di guardia sia notturna che festiva ⎯ Riconoscimento di giorni di riposo aggiuntivi come avviene per altre discipline ⎯ Riconoscimento di pubblico ufficiale per i medici ⎯ Copertura assicurativa per i turni in PS che garantiscano il medico.
“Purtroppo queste misure, per quanto utili, rappresenterebbero solo una boccata di ossigeno per un sistema sanitario asfittico in attesa di una riforma complessiva che l’Anaao Assomed – ricorda Di Silverio – invoca da tempo: occorre mutare l’impianto legislativo del sistema di Emergenza-Urgenza che oggi vede più del 70% di accessi impropri, con medici stanchi, demotivati e sottopagati che fuggono dagli ospedali. Occorre aumentare posti letto decurtati del 35% in 10 anni. Occorre aumentare e riqualificare professionalmente ed economicamente il personale medico e sanitario.
“I medici e i dirigenti sanitari tutti sono stremati, provati da anni di sacrifici con scarse tutele, ma anche molto determinati a chiedere il riconoscimento di condizioni di lavoro migliori, conclude Di Silverio.
“Questa è l’ultima chiamata a un confronto tra le parti per ricomporre la frattura tra politica e professione. Per salvare il sistema salute e restituire la dignità dovuta ai professionisti.
L’Anaao Assomed è disponibile a presentare le sue proposte a patto che si faccia presto. Sarebbe un segnale politico importante anche per il Paese”.
“La nostra è una lotta contro il tempo, quel tempo dovuto agli uomini e alle donne che lavorano in corsia, quel tempo che spesso fa la differenza per i nostri pazienti”.