A Bologna, i poliziotti della Squadra mobile hanno eseguito 43 misure cautelari, 31 custodie cautelari in carcere, 3 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora, nei confronti di un gruppo criminale accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga aggravata dalla disponibilità di armi, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per riciclaggio.
L’operazione è il frutto di indagini iniziate nella seconda parte del 2019 a seguito di alcune rapine a mano armata per le quali erano stati individuati i responsabili in alcuni pluripregiudicati residenti nel quartiere Barca.
Monitorando queste persone è stato possibile scoprire una vera e propria associazione a delinquere dedita allo smercio di grossi quantitativi di droga.
Grazie ad intercettazioni telefoniche, telematiche, sistemi di videosorveglianza e di localizzazione satellitari, uniti a numerosissimi e costanti servizi di pedinamento e osservazione, l’indagine si è conclusa nel 2021, con l’individuazione dei criminali e dei depositi in cui era custodita la sostanza stupefacente.
È emerso anche che il gruppo criminale investiva rilevanti somme di denaro per acquistare hashish, cocaina e marijuana, stoccandola in abitazioni private, garage, cantine e locali, per poi distribuirla nel territorio grazie ad una fitta rete di spacciatori. I proventi venivano intestati a persone vicine agli indagati e, con vari stratagemmi, sfruttando anche il gioco d’azzardo con le scommesse sportive, venivano “ripuliti” e depositati sui conti di deposito bancari.
Oltre alle misure eseguite, sono stati sequestrati conti correnti per un milione di euro, 7 chili di cocaina, 70 chili di marijuana, 10 chili di hashish nonché un arsenale di nove pistole oltre a svariate munizioni.
Il direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina ha così commentato il risultato ottenuto: “L’operazione portata a conclusione dalla Squadra mobile di Bologna, oltre che per il numero considerevole di soggetti indagati e tratti in arresto e per il rilevante traffico di sostanze stupefacenti disarticolato, appare significativa per l’ingente quantitativo di capitali prodotti dalle attività illecite e sottoposti a sequestro a cura della DDA di Bologna, in forza delle indagini sviluppate dalla Polizia di Stato. Peraltro, il conseguente disvelamento di raffinate tecniche di riciclaggio, coinvolgenti anche compiacenti esponenti del mondo delle scommesse, rappresenta plasticamente i risultati di una strategia di attacco alle organizzazioni criminali portata avanti dalla Direzione centrale anticrimine, che mira ad affiancare alle classiche investigazioni di polizia giudiziaria, accurate indagini patrimoniali finalizzate a privare detti consessi criminali delle risorse necessarie per operare, nel contempo evitando l’inquinamento dell’economia legale