Il nuovo metodo di calcolo del gas non utilizzerà più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV italiano – spiega Assoutenti – ma nella sostanza le tariffe fissate da Arera verranno sempre calcolate sul cosiddetto prezzo marginale (il più caro del mercato) al quale aziende e imprese energetiche vendono gas ed energia elettrica che hanno prodotto o acquistato a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di vendita, grazie anche allo Stato italiano e ai suoi contributi cioè alle tasse pagate dai cittadini.
“Questo significa nessun risparmio sulle bollette degli italiani, e una valvola di sicurezza per i rivenditori di energia, messi al sicuro dal rischio di non riuscire a reperire il gas sui mercati all’ingrosso – attacca il presidente Furio Truzzi – Ma Arera non affronta il vero problema, che è rappresentato dai costi di produzione di energia e gas e dalla speculazione che a fine luglio ha bruciato 40 miliardi di euro a danno di famiglie e imprese, conto che potrebbe salire a quasi 70 miliardi di euro a fine 2022”.
“E’ ora di mettere fine alla grande truffa dell’energia in atto in Italia dove lo Stato interviene per acquistare gas a prezzi vantaggiosissimi in Algeria e in Azerbaigian (quasi il 50% del mercato nel 2022) oltre a dare contributo per le fonti rinnovabili, e le aziende del settore lo rivendono anche a 10 volte il valore originario e per questo rivolgiamo un appello a Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Enrico Letta, Giuseppe Conte e agli altri leader di partito, affinché attraverso forme di detassazione siano restituiti a famiglie e imprese i 66,3 miliardi di extra-profitti incamerati dalle aziende energetiche grazie all’emergenza bollette” – conclude Truzzi.