Oliveri (Messina) – La tempesta dei giorni scorsi non ha fermato le ondate di cittadini che si sono riversate nell’Expo Oliveri 2022 sul lungomare del paese tirrenico. Quell’unico giorno, particolarmente burrascoso, non è stato un deterrente (chi voleva trascorrere la serata in fiera è comunque uscito) ma ha obbligato i frequentatori dell’evento a radunarsi sotto le casette commerciali dei titolari.
Pare che l’intera gamma di tinte dell’arcobaleno stia accompagnando la kermesse che si protrae ogni anno per il mese in corso, nell’impianto sportivo, ad oggi con 17 anni di storia sul groppone, consegnando una serie di gratificazioni agli esercenti partecipanti, oltre ai vantaggi materiali ambiti. Chi risponde positivamente all’invito della società organizzatrice “Eurofiere” con il coordinamento di Giusy D’Amico e del Gruppo D’Amico, lo fa perché crede principalmente nel ruolo e nella capacità attrattiva della fiera, nel periodo più denso dell’estate in termini di sorgente di visitatori e in un luogo turistico come Oliveri, tutti i giorni tra la prima serata e la prima tranche notturna (ore 19:00-1:00). Ultima data utile per approfittare di questa “scatola con 200 attività”, qualitativamente cospicua, sarà il prossimo 31 agosto.
I ragazzi e i piccoli tra i 5 e i 10 anni intercettano subito l’Area Giochi mentre gli adulti si sentono liberi e a loro agio, come nel giardino di casa, per poter osservare, girare e infine farsi consigliare o prenotare acquisti importanti, “di peso”, per sé o per fare regali attraverso comode spedizioni. In tutto ciò, l’ampiezza della zona in cui si degusta sia il dolce che il salato mette d’accordo desideri ed esigenze di tutti ancor prima di arrivarci, seguendo i profumi che aumentano il piacere del momento del sedersi per mangiare e bere. La panineria a base di carne dell’Area Metropolitana dello Stretto associata alle delizie al pistacchio di Bronte, le conserve di Enna o sempre del territorio catanese combinate agli assaggi di olive e paté, senza dimenticare le lenticchie del capoluogo siciliano, per spostarsi poi alle ceramiche di Caltagirone e di Santo Stefano di Camastra o per provare altri esponenti dell’agroalimentare e dell’arte con i loro pezzi unici. L’approvazione verso commercianti di tutta Italia ha deciso il trend di una manifestazione che potesse aprirsi alle popolazioni intanto di tutta Europa e potesse incidere sulle strategie di mercato, fino al punto di influenzare e collegare la scia del turismo che ruota intorno all’Expo Oliveri 2022. Diramare sempre di più il messaggio che l’enoturismo abbia un significato culturale ed armonioso non muove necessariamente masse di persone bensì una cerchia distinta con delle passioni marcate e anche alto spendente, pronta a smantellare la resistenza di un budget limitato. E’ assodato che le passioni che interessano gli esperti di cibo e vino possano sconfinare anche nel turismo paesaggistico e monumentale facendo breccia nel tessuto di un territorio. Così come le aziende, situate all’Expo e con la voglia di rendere merito ai loro prodotti caratteristici del proprio borgo o della propria regione sia della cucina sia dell’artigianato, intendono fare breccia e colgono nel vivo il profilo gustativo dei possibili clienti e consumatori. Resta il fatto che ad accalcarsi negli stand ci sono anche villeggianti o “esploratori di occasioni commerciali” che non si accontentano del souvenir stravisto o del capo d’abbigliamento modaiolo però setacciano i reparti di arredamento ed oggettistica fino a valorizzare la vacanza con un reperto della tradizione siciliana.
I ringraziamenti per queste nuove attestazioni di stima vanno anche al supporto dell’Amministrazione municipale di Oliveri e dell’Assessorato regionale alle Attività produttive.
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