14 chiocciole, 10 bottiglie, 6 monete e 51 Top Wine: questi i riconoscimenti della Guida Slow Wine 2023 assegnati in Sicilia, ai quali si aggiungono i 21 video realizzati in vigna e cantina dai collaboratori, accessibili direttamente dalla guida tramite QRCode.
Disponibile in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore dal 12 ottobre, la tredicesima edizione di Slow Wine racconta le migliori cantine italiane e le etichette più interessanti, selezionate da più di 200 collaboratori disseminati in tutte le regioni della penisola, che permettono una mappatura unica e un aggiornamento costante su quello che sta avvenendo nel mondo del vino italiano.
La Sicilia vista da Slow Wine
I vini siciliani premiati quest’anno sono in prevalenza rossi, per due quinti del totale provenienti dall’annata 2021, un quarto dalla 2020 e a seguire la 2019 e una piccola percentuale della 2018. Mentre gli Etna Bianco sono equamente suddivisi tra 2021 e 2020, con piccoli apporti delle annate 2019 e 2018, gli Etna rosso sono in prevalenza provenienti dai millesimi 2020 e 2019. Pur convinti delle sfaccettature e delle peculiarità dei bianchi etnei, dobbiamo sottolineare come risultino in qualche misura segnati dalla complessità dell’annata 2021. Crescono ancora, e manifestano spiccata aderenza territoriale, i bianchi provenienti dalle isole minori, in primis Zibibbo e Malvasia. Le elevate temperature dell’estate 2021 non hanno impedito ai Catarratto e ai Grillo di giustificare la loro importanza sia storica sia in termini di simbiosi territoriale. Il perricone, vitigno di complicata vinificazione, vive una fase di consolidamento della posizione. Tutti i dettagli di tipologie, annate e zone di produzione e tutti i riconoscimenti che Slow Wine ha assegnato alle aziende siciliane sono disponibili qui.
La guida Slow Wine 2023
Il racconto delle 1.957 cantine visitate e recensite, tra cui 110 per la prima volta in Guida, è affidato ancora una volta a due strumenti. Il primo è la scheda, che ne racconta le persone che lavorano in azienda, i vigneti e le modalità con cui vengono accuditi e i migliori vini (in elenco gerarchico di qualità) disponibili in commercio. Il secondo è il QR code in coda a più di 800 schede che collega il lettore a brevi video girati durante le visite in cantina e in vigna, per accompagnarlo in un viaggio ancora più e completo alla scoperta delle eccellenze enologiche italiane.
A colpire quest’anno è la massiccia presenza di cantine che praticano un’agricoltura biologica o biodinamica, ben il 56% sul totale, e di vini premiati, altresì prodotti con pratiche biologiche o biodinamiche, che si attestano al 63% sul totale. Dati, questi, che confermano una tendenza ormai ben consolidata nelle scelte produttive dei vignaioli, così come nelle scelte di consumo.
Ai migliori vini di ogni regione viene assegnato il riconoscimento di Top Wine. Tra questi troviamo i Vini Slow – che oltre ad avere una qualità eccellente condensano valori legati a territorio, storia e ambiente – e i Vini Quotidiani, alta qualità entro i 12 euro. Dopo la sospensione nell’edizione precedente, torna il massimo riconoscimento alle cantine più interessanti: la Chiocciola, che premia le aziende il cui lavoro ben interpreta i valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food. Seguono poi altri riconoscimenti quali la Bottiglia, ai produttori che esprimono un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate in degustazione, e la Moneta, alle realtà che esprimono un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie prodotte.
I numeri di Slow Wine 2023
24.500 vini assaggiati durante le degustazioni • 1.957 cantine visitate e recensite • 227 cantine buone, pulite e giuste premiate con il riconoscimento della Chiocciola • 200 collaboratori • 194 cantine premiate con la Bottiglia • 74 cantine premiate con il simbolo della Moneta • 787 Top Wine • 379 contributi video visualizzabili con un QR Code