I primi provvedimenti del nuovo esecutivo e le reazioni provenienti dai partiti che animano l’opposizione, specie quella sedicente di sinistra, confermano la totale mancanza di una forza parlamentare autenticamente rappresentativa dei valori d’ispirazione liberale.
Il clima di perenne campagna elettorale, con le regionali del Lazio e della Lombardia ormai alle porte, continua a condizionare e avvelenare il dibattito politico che si sta incartando nello scontro tra estemporanei atti di governo e contrapposizioni muscolari, ognuno sbandierando i suoi manifesti a beneficio della rispettiva constituency elettorale, quando invece dovrebbe essere mirato all’emergenza energetica, che graverà sulla nostra convivenza civile nei prossimi mesi invernali, e all’attuazione del PNRR, con l’effettiva cantierizzazione delle opere previste per l’ammodernamento civile e tecnologico del Paese.
Democrazia Liberale ritiene che non ci sia in atto alcuna subdola manovra liberticida a opera del nuovo governo, ma purtroppo qualche imperizia di troppo, che le opposizioni strumentalizzano cinicamente, in termini che stanno avvelenando inutilmente il clima politico.
Continuare a parlare alla pancia dell’elettorato proponendo in maniera divisiva temi come: sicurezza (le condanne c.d. ostative ai benefici penitenziari, che oggi inutilmente si applicano anche a reati di scarso allarme sociale); ordine pubblico (i c.d. rave party, che possono essere contrastati, com’è già avvenuto, anche a legislazione vigente); prevenzione sanitaria (la reintegrazione in servizio elargita ai pochi operatori sanitari no-vax, che sarebbe comunque avvenuta all’inizio del nuovo anno); immigrazione sulle navi delle ONG (che tuttavia rappresenta solo una minima parte del problema, e i cui presunti successi andrebbero accompagnati da qualche diplomatico silenzio in più); tutti questi temi che animano il furioso dibattito politico di questi giorni stanno lì a dimostrare che tutti i partiti, di governo e di opposizione, piuttosto che affrontare secondo criteri di priorità i veri problemi del Paese, sono invece occupati a sventolare le rispettive bandiere inseguendo l’ultimo sondaggio d’opinione nel tentativo di accrescere un consenso elettorale che dovrebbe invece essere richiesto e ottenuto su questioni ben più rilevanti.
Libertà di scelta, libertà di manifestare e libertà di dissentire vanno coniugate col diritto alla sicurezza, alla salute e al lavoro mediante soluzioni capaci di garantire i meccanismi di convivenza civile senza mai scadere nella contrapposizione ideologica e nella propaganda di facciata.
Democrazia Liberale auspica, pertanto, che l’azione di governo sia capace di trovare una spinta propulsiva diversa e innovativa rispetto ai primi passi, e che dal quadro politico complessivo possano emergere proposte capaci di costruire un efficace progetto di sviluppo economico e sociale, su cui si misurerà la capacità del governo, l’incidenza dell’opposizione, e, in definitiva, la risposta dell’opinione pubblica.
Manca purtroppo in Parlamento un soggetto politico autenticamente liberale che possa dare una mano in tal senso, ma ci stiamo lavorando per poterlo proporre alla prima occasione utile.