L’editoria per bambini e ragazzi vale oltre il 15% del totale della varia (saggi e romanzi venduti nelle librerie fisiche e online) a prezzo di copertina e oltre il 20% a numero di copie. Il valore si mantiene stabile nel corso degli anni, nonostante la flessione del pubblico di riferimento causata dal calo demografico.
Il dato è contenuto nella ricerca dell’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE), realizzata in collaborazione con Nielsen BookScan, presentata oggi a Più libri più liberi, la Fiera della piccola e media editoria in programma fino a domani alla Nuvola a Roma, durante l’incontro “L’editoria per bambini e ragazzi” a cui hanno partecipato Marcello Buonomo (Lavieri edizioni), Pico Floridi (Il Castoro), Carlo Gallucci (Gallucci editore), Giovanni Peresson (Ufficio Studi AIE), Francesco Zamboni (Carthusia edizioni), con la moderazione di Lara Crinò (Repubblica).
“A crescere – spiega Giovanni Peresson – è soprattutto la fascia di libri per i neonati e fino a cinque anni, un mercato che le case editrici stanno esplorando in maniera sempre più forte negli ultimi anni offrendo nuovi prodotti editoriali che devono avere caratteristiche ben precise”.
“Il settore bambini ragazzi – ha spiegato Diego Guida, vicepresidente di AIE e presidente del gruppo piccoli editori – è un buon esempio di come la piccola e media editoria italiana può esprimere il meglio dell’innovazione e, opportunamente sostenuta, imporsi anche sui mercati esteri. Allo stesso tempo, come Associazione, siamo impegnati a promuovere la lettura nelle fasce giovanili, con iniziative come #ioleggoperché, sia per allargare il mercato di riferimento nell’editoria italiana ma, soprattutto, sostenere la crescita civica e culturale del Paese”.
Nei primi undici mesi del 2022, il valore del venduto è pari a 190, 83 milioni, in flessione del 2,5% rispetto all’anno precedente ma in crescita del 14,2% rispetto al 2019 pre-pandemia. Le copie acquistate sono 16,07 milioni, in flessione del 3,3% sul 2021 ma in crescita del 10,2% rispetto al 2019. La quota rispetto al mercato complessivo di varia è pari al 15,8% come valore del venduto e 20,1% come numero di copie, valori inferiori di pochi decimi di punto percentuali rispetto ai tre anni precedenti. Questi dati vanno messi a confronto con quelli della popolazione 0-14 che, in Italia, è calata sotto gli otto milioni per la prima volta nel 2018 e da allora ha continuato lentamente a scendere, fino ai 7 milioni e 637mila del 2021. Le previsioni dell’andamento demografico ci dicono che la flessione continuerà fino a metà degli anni Trenta.
In questo scenario, l’editoria per bambini e ragazzi continua a mostrarsi vitale e a crescere come novità pubblicate ogni anno: nel 2021 sono state 8.850 contro le 7.858 del 2019. Nel 2010 erano un po’ più della metà: 4.651.