Siamo in piena emergenza droga, eppure non se ne parla poi molto, poiché le sue vittime nella maggior parte dei casi si vedono solo a distanza, e spesso non vengono ricollegate all’uso di stupefacenti.
A lanciare l’allarme è stato il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano, intervenendo alla diciottesima Conferenza ministeriale del Gruppo di cooperazione internazionale sulle droghe e le dipendenze, che ha dichiarato: “La droga fa vittime ma, tranne che nell’immediatezza di ciascuna singola tragedia, viene ignorata come causa di esse. Non è una calamità naturale: è voluta, sostenuta finanziariamente e propagandata e in più favorita da leggi non sempre razionali”.
Una posizione da sempre sostenuta con forza anche dal Moige, Movimento Italiano Genitori, che ha più volte posto l’attenzione sulla questione della crescente diffusione dell’utilizzo di sostanze illegali anche tra i minori.
“È necessario agire da subito con campagne di prevenzione che formino i minori al rispetto della legalità, contro l’utilizzo di sostanze stupefacenti – ha commentato Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige – Purtroppo, i nostri ragazzi sono bombardati da messaggi sbagliati, circondati da cattivi maestri, che sono i loro idoli, da trapper ai personaggi di alcune serie TV, che mostrano un mondo di eccessi, in cui fare cose illegali è proposto come qualcosa di divertente, e assumere droghe o grandi quantità di alcolici rende più interessanti socialmente. È nostro compito educare i minori permettendo loro di comprendere quali siano le reali conseguenze dell’assumere queste sostanze. Basta minimizzare, magari utilizzando etichette come ‘leggere’ in riferimento a droghe che creano vere e proprie dipendenze, e fermiamo la diffusione di messaggi fuorvianti. C’è bisogno di una migliore informazione, sia all’interno delle scuole, sia in famiglia, dal momento che i genitori sono i primi educatori, e di maggior controllo”.
Proprio per contrastare la diffusione dell’uso di droga tra i minori, il MOIGE ha attivato un progetto itinerante Hugs not Drugs, che sta coinvolgendo oltre 55.000 ragazzi e 110.000 tra genitori e docenti in tutta Italia, con incontri in presenza in circa 220 istituti di medie e superiori.