Il tema della parità di genere è innanzitutto una questione etica, di diritti individuali da rispettare in modo più organico, e in secondo luogo è un “motore di crescita economica”, come emerge dalla letteratura recente che sottolinea come le aziende più inclusive siano in grado di creare un valore più elevato. è per questo motivo che il Gruppo 24 ORE annuncia con orgoglio di essere il primo gruppo editoriale italiano ad aver ottenuto la certificazione sulla Parità di Genere ai sensi della UNI/PdR 125:2022, rilasciata da Bureau Veritas Italia.
Un traguardo ottenuto grazie al forte cambio di passo nella cultura aziendale in un’ottica più sostenibile e inclusiva voluto dal nuovo Cda insediatosi il 27 aprile di questo anno: guidato dall’amministratrice delegata Mirja Cartia d’Asero e caratterizzato da varietà di competenze, di genere (è composto da 5 donne e 6 uomini) e di età (è mediamente il più giovane nella storia del gruppo con un’età media di 50 anni), il nuovo Cda ha subito istituito il comitato ESG e Innovazione Tecnologica, di cui è presidente Claudia Parzani, vicepresidente del Sole 24 Ore e presidente di Borsa italiana, che si è dato tra i primi obiettivi da raggiungere proprio l’ottenimento della certificazione di genere entro l’anno.
Il Gruppo ha operato nel rispetto dei principi sanciti dal proprio codice etico senza atteggiamenti precostituiti contro nessun genere, adottando scelte e comportamenti coerenti con una strategia innovativa che ha consentito oggi al gruppo di acquisire sul campo, con il supporto della società HSEGAS, la certificazione sulla Parità di Genere ai sensi della UNI/PdR 125:2022, rilasciata da Bureau Veritas Italia. Per potersi certificare, è necessario dimostrare di avere un sistema di gestione per la parità di genere orientato al miglioramento continuo, e al tempo stesso aver soddisfatto determinati kpi, raggiungendo un punteggio pari almeno al 60%. Ad esempio, l’azienda ha condotto l’analisi della popolazione aziendale femminile e under 40, sulla base della quale ha adottato una serie di nuove regole sul fronte delle assunzioni che, a parità di competenze, dovranno privilegiare le donne e i giovani.
La cerimonia di consegna del certificato, avvenuta la sera di martedì 20 dicembre dalle mani della I&F Director di Bureau Veritas Roberta Prati a quelle dell’amministratrice delegata del Gruppo 24 ORE Mirja Cartia d’Asero, segna l’ingresso del Gruppo 24 ORE in una fase propulsiva nuova che è fotografata non solo dai nuovi inserimenti nell’organico dell’azienda, ma anche nel prodotto editoriale. Prodotto nel quale emerge una sensibilità accentuata rispetto alle tematiche dell’inclusione e della parità. Il Gruppo 24 ORE, infatti, da tempo, e negli ultimi anni con maggior intensità, è attivo a livello editoriale con iniziative del quotidiano Il Sole 24 Ore, del sito con il blog Alley-Oop – l’altra metà del Sole, Radio 24 e l’agenzia di stampa Radiocor, i libri, i podcast e gli eventi per promuovere i valori dell’inclusione, della parità di genere e più in generale della sostenibilità, nella consapevolezza del proprio ruolo e responsabilità a livello sociale.
“Siamo particolarmente fieri di aver ottenuto la certificazione di genere in così poco tempo e di essere dei precursori nel nostro settore. Siamo consapevoli che l’ottenimento della Certificazione di genere non rappresenta un punto d’arrivo, bensì un punto di partenza, uno stimolo forte per lo sviluppo futuro del gruppo” sottolinea l’amministratrice delegata del Gruppo 24 ORE Mirja Cartia d’Asero, spiegando: “A dicembre abbiamo infatti siglato la ‘dichiarazione sulla parità di genere’ in cui l’azienda si è impegnata di fronte a dipendenti e stakeholder a favorire la parità di genere: ha costituito il momento fondativo di tutte le attività che stiamo portando avanti, mettendo in evidenza i valori che ci guidano. E a metà dicembre abbiamo aderito a Valore D, l’associazione di imprese che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende, grazie alla quale potremo accedere ad una serie di percorsi formativi del personale dipendente sui temi dell’inclusione.” Aggiunge l’AD del Gruppo 24 ORE: “Nel nostro impegno sui temi della diversity, equity e inclusion abbiamo voluto includere anche una serie di azioni mirate a creare un’agenda sociale dell’azienda: tra questi voglio citare il contributo a sostegno delle spese per la retta degli asili nido dei figli dei dipendenti e quello per il caro bollette dei dipendenti con stipendi fino a 30.000 euro”.
“Per quanto la Parità di Genere non sia ancora pienamente acquisita in Italia, sono fermamente convita che strumenti come la UNI/PdR 125:2022 e testimonianze emblematiche di organizzazioni come Il Sole 24 Ore siano in grado di propagare una nuova cultura, basata sulle pari opportunità e sull’inclusione” – commenta Roberta Prati, I&F Director di Bureau Veritas Italia.