Il caro-energia si abbatte anche sul comparto della montagna, con rincari che investono prezzi e tariffe di tutto il settore e fanno salire alle stelle i costi della classica “settimana bianca”. Lo denuncia Assoutenti in occasione dell’apertura della stagione sciistica in Italia.
La prima voce che subisce sensibili rincari è quella dello skipass: una recente indagine condotta da Assoutenti ha rilevato che chi sceglierà le Dolomiti dovrà mettere in conto una spesa giornaliera, in alta stagione, pari a 74 euro, contro i 67 euro dello scorso anno, con un aumento della tariffa del +10,4%. Va peggio in Lombardia: a Bormio il prezzo giornaliero dello skipass in alta stagione sale da 46 euro a 52 euro, con un aumento del +13%, quello stagionale da 775 euro a 825 euro (+6,4%). Chi sceglie la Valle d’Aosta deve mettere in conto un aumento dello skipass del +8,9% a Courmayeur (da 56 a 61 euro) e del +7,5% a Cervinia (da 53 a 57 euro). Lo stagionale Valle d’Aosta potrà essere acquistato al prezzo di 1.286 euro contro i 1.180 euro dell’anno scorso (+8,9%); lo stagionale Valle d’Aosta + Zermatt costerà invece 1.518 euro contro i 1.393 euro della scorsa stagione (+9%).
“Anche alberghi, hotel, B&B, pensioni, case vacanze e strutture ricettive varie hanno aggiornato al rialzo i listini al pubblico – afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Ciò a causa dell’impennata dei costi energetici, che sarà ancora più pesante in montagna considerata la necessità di riscaldare adeguatamente gli ambienti. Per la classica settimana bianca, la spesa media procapite tra skipass, alloggio, servizi, consumazioni, ristoranti, ecc. sarà compresa tra i 1.400 e i 1.600 euro, trasporti esclusi, con una crescista stimata tra il +15% e il +18% sulla stagione invernale 2021/2022” – conclude Truzzi.