Gli Italiani hanno speso quasi 2,7 miliardi di euro per i cibi e le bevande da portare in tavola tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale che oltre nove italiani su dieci (91%) hanno deciso di trascorrere a casa con parenti o amici. E’ questo il bilancio stimato dalla Coldiretti per il pasto più importante dell’anno.
Se nel menu della vigilia – continua la Coldiretti – è stato scelto di servire soprattutto il pesce presente in 7 tavole su 10 (71%), a Natale a prevalere è la carne con bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo, pizze rustiche e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 2,8 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ dal quale si evidenzia il ritorno delle tavolate con in media 8 persone a condividere il menu più importante dell’anno, dopo le limitazioni imposte dalla pandemia.
Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per oltre otto italiani su dieci (84%) assieme alla frutta locale di stagione (90%), mentre il panettone con il 78% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 74% ma entrambi consumati spesso in abbinamento a dolci locali che vengono fatti in casa in più di quattro famiglie su dieci (41%).
Per la maggioranza delle tavole e, stato scelto un menu a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 950 milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 550 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 300 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 550 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 200 per pasta e pane e 190 milioni di euro per formaggi e uova.