Il ritorno a casa degli emigranti della Messinesità da operetta in vista di qualche regalia politica conferma la tendenza al reincarico, tipica della società (in) civile di questa città.
Una corsa contro il tempo per rimettersi in vetrina senza un briciolo di pudore, che insulta la dignità di tutti coloro che son rimasti a Messina, in trincea, per amore di questa gente. A volte i mostri ritornano. Purtroppo, quasi sempre ritornano a battere cassa.
Naturalmente siamo tutti autorizzati a non prenderli sul serio né a salutarli per strada, ma soprattutto a non votarli se – malauguratamente – qualche sciocco li dovesse candidare, fosse anche il condominio più scalcinato.