“Purtroppo le lacrime versate a Cutro per le vittime del naufragio si sono rivelate presto lacrime di coccodrillo”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani. “È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge 24 febbraio 2023, n. 15, che ha convertito in legge il D. L. 2 gennaio 2023, n. 1 “recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori”.
La legge è in vigore da ieri e, in realtà, non ‘gestisce i flussi migratori’ ma si limita a limitare fortemente l’operatività delle navi delle ONG impegnate nel Mediterraneo nelle operazioni di soccorso. Cito solo due punti: si impone alle ONG di ‘avviare tempestivamente iniziative volte a informare le persone prese a bordo della possibilità di richiedere la protezione internazionale e, in caso di interesse, a raccogliere i dati rilevanti da mettere a disposizione delle autorità”.
Chi ha scritto la legge non conosce le condizioni materiali in cui devono operare i membri dell’equipaggio delle ONG dopo avere realizzato il salvataggio di centinaia di migranti. E quanto richiesto loro compete alle autorità italiane, al porto di sbarco. Inoltre, la legge prescrive che ‘il porto di sbarco assegnato dalle competenti autorità venga raggiunto senza ritardo per il completamento dell’intervento di soccorso’; è evidente che tale disposizione, apparentemente innocua, sarà utilizzata per impedire alla nave ONG di effettuare soccorsi multipli. Quindi, avremo in futuro vari casi di negazione di soccorso, in violazione delle disposizioni sul diritto del mare. Ribadiamo: tali provvedimenti confliggono sia con varie norme costituzionali sia con norme internazionali del diritto marittimo”, conclude.