Prendete posto in sala, che lo spettacolo abbia inizio. Parte il 22° Glocal Film Festival, che dal 15 al 20 marzo, al Cinema Massimo MNC, proporrà 74 film fra doc e corti, di cui 29 in concorso.
Il fil rouge di questa edizione, diretta dalla regista piemontese Alice Filippi, sarà la «pop edition». Il festival sarà caratterizzato da una contaminazione fra le arti: il cinema dialoga con danza, videoarte, musica, arti visive e tanto altro, sempre in chiave glocal.
Ad aprire sarà il Premio Riserva Carlo Alberto, in collaborazione con Compagnia dei Caraibi, che sarà assegnato al regista Marco Ponti. Il riconoscimento è assegnato da Glocal per il sesto anno consecutivo a un personaggio del cinema capace di rappresentare ed esportare l’eccellenza piemontese.
La cerimonia di premiazione si terrà durante l’inaugurazione del festival, in programma il 15 marzo alle 21 al Cinema Massimo. Oltre alla direttrice del festival, con Ponti, a sua volta presidente della Giuria documentari, composta poi da Emanuele Pasquet e Irene Dionisio, sarà in sala anche Luca Pellegrini, ex capitano della Sampdoria dello Scudetto. Insieme, dopo l’inaugurazione, presenteranno il film La bella stagione (Italia, 2022, 95’), che racconta di quella gloriosa squadra, capace di vincere un campionato a dispetto di tutti i pronostici, grazie a una rosa di livello che poteva contare su giocatori come Roberto Mancini e Gianluca Vialli. La pellicola ha appena vinto i Nastri d’argento come miglior film nella categoria Eroi dello sport.
Marco Ponti, del resto, sa raccontare storie generazionali accolte con successo dal pubblico: da Santa Maradona a La cena di Natale, fino a La bella stagione. L’opera ci riporta a valori come la forza dell’amicizia. Un sentimento che travalica ogni cosa e può rimanere una costante nel tempo e la certezza di una vita. Un aspetto di cui proprio Vialli, nella sua ultima apparizione pubblica, peraltro a Torino, aveva parlato con trasporto ed entusiasmo.
Al pomeriggio, alle ore 17 (sempre al Cinema Massimo), Marco Ponti terrà una masterclass di narrazione cinematografica dal titolo Raccontare per immagini, raccontare il territorio.
L’ingresso ha il costo di 15-20 euro. Prenotazioni: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-raccontare-per-immagini-raccontare-il-territorio-557738830857
Le altre proiezioni
Il 22° Glocal Film Festival apre anche la sezione Spazio Piemonte con i primi film in programma: La vita sarebbe più semplice senza (17’) di Federico Mottica, Tana libera tutti (12’) di Valerio Filardo, Pentola (7’) di Leo Černic, Scomparire (15’) di Daniele Nicolosi e Larvae (30’) di Alessandro Rota.
I film di questa sezione, in totale 16, concorreranno per il Premio Torèt – Miglior cortometraggio. Il vincitore sarà individuato da una giuria composta dall’artista Valerio Berruti, dal cantautore Eugenio Cesaro e dallo sceneggiatore ed ex effettista Paolo Mitton.
I cortometraggi di Spazio Piemonte saranno introdotti dal primo film del focus From Local to Global, Let’s Act “Glocal” Together!, dedicato quest’anno al festival Filmoramax di Lione. Sarà proiettato Delivery to Hell (13’) di Mickaël Draï.
Professione Documentario
Al mattino, alle ore 10, il Cinema Massimo ospiterà la prima proiezione di Professione Documentario, riservata a studentesse e studenti delle scuole. In programma il film Se fate i bravi di Daniele Gaglianone e Stefano Collizzoli.
In sala sarà presente uno dei due registi, Daniele Gaglianone. Con lui ci sarà anche il cantautore torinese Eugenio Cesaro, che presenterà il contest Cortissimissimo, concorso rivolto agli istituti scolastici per coinvolgere allieve e allievi al fine di realizzare, con il proprio smartphone, un cortometraggio durante i giorni del festival.
La mostra
Il 15 marzo, le prime proiezioni del 22° Glocal Film Festival coincideranno con l’apertura di 16:9 Sedici noni, esposizione allestita nel foyer del Cinema Massimo e dedicata agli storyboard. Curata da Elisabetta Ajani (docente di scenografia per il cinema presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino), la mostra espone gli storyboard disegnati dagli studenti dell’Accademia che mettono in immagine la sceneggiatura e le inquadrature, aiutando il lavoro di regia. L’esposizione è itinerante e fa il suo debutto a Torino, per poi iniziare il proprio viaggio attraverso il Piemonte.