Sciopero commercio per le feste di Pasqua. Trogloditi all’attacco

Close up of old man paying with credit card on pos terminal.

Anche per queste festività pasquali i sindacati confederali hanno proclamato lo sciopero del commercio: una sorta di invito ai dipendenti degli esercizi pubblici a giustificare ideologicamente la loro assenza al lavoro (quando i negozi sono aperti) con l’astensione esercitando il diritto di sciopero.

E’ una sorta di “cult” dei sindacati che, a ogni festa più o meno comandata, esprimono in questo modo la loro contrarietà a una legge che dal 1 gennaio 2012 stabilisce la libertà degli esercizi commerciali di organizzare i propri orari di apertura. Una legge che, a nostro avviso, ci ha fatto entrare nel mondo civile.

Iniziativa sindacale che va di pari passo con le altre leggi anacronistiche che continuano a esistere, tipo quelle che fissano i periodi dei saldi (come se gli sconti non ci fossero ovunque e sempre…).

Un modo come un altro che questi sindacati hanno per dire che ci sono.

L’aspetto tragicomico della vicenda

Queste iniziative i sindacati fanno finta di non promuoverle nelle località turistiche per eccellenza dove, se i negozi dovessero chiudere per le feste, farebbero la fame, Inoltre non viene fatto nulla per bar e ristoranti che, anch’essi, se dovessero chiudere nei festivi… E che dire poi di tutti gli altri lavoratori che funzionano anche nei festivi? Per esempio, trasporti vari, servizi di pubblica utilità che, tra l’altro, ci consentono di avere luce e telefoni e acqua.

Insomma un guazzabuglio che sicuramente non va a vantaggio dei lavoratori e dell’economia che, per esempio, nel commercio al dettaglio, deve fare i conti con le vendite online.

In questi ultimi mesi, questi attacchi trogloditi al nostro sistema economico sono tra l’altro diventati molto più frequenti: si pensi al divieto di etichette alimentari europee; il divieto di produzione e commercio per il cosiddetto cibo sintetico; l’invito costante, truffaldino e incosciente a consumare alcool per il bene dell’industria nazionale (1).

Come spesso accade, le persone, i lavoratori, gli imprenditori e i cittadini sono più avanti delle loro istituzioni (i sindacati confederali sono anch’essi una sorta di istituzione) e decidono liberamente se e quando chiudere… anche perché sarebbe proprio da trovare un supermercato di una periferia urbana che stia aperto nel pomeriggio di Pasqua…

 

1 – https://www.aduc.it/articolo/carne+sintetica+ministro+dell+agricoltura+cita_36079.php

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc