Sabato 20 maggio 2023 alle ore 18.00, la Fondazione Sabe per l’arte ospita una conversazione sulla Trilogia della vita vagabonda (Medusa, 2022) di Laura Falqui, con l’autrice, Raffaele Milani e Luciano Nanni.
Da tempo, Laura Falqui ha trasferito la sua scrittura creativa dalla drammaturgia a una forma di non-romanzo stralunato e ironico dove echeggiano le sue passioni letterarie e artistiche insieme al gusto del nonsense e dell’invenzione fantasiosa. L’uovo di Silesius ne è un prototipo, cui fanno seguito i due altri romanzi di questa Trilogia della vita vagabonda: Fondamenti di vita celeste sulla terra e Vaniglio road. Con arguzia di teatrante, Falqui legge la sua stessa scrittura composta di romanzi corali ma senza coro; di gente solitaria, vagabonda, folle ma non troppo; di paesaggi innevati, di luoghi attraversati da mendicanti avventurosi, di orizzonti canadesi esplorati con una Harley Davidson.
In occasione dell’evento, Luciano Nanni, filosofo e semiologo, e Raffaele Milani, autore di Estetica e filosofo del paesaggio, tentano di definire qualcosa che sfugge alle definizioni. La Trilogia è un viaggio nelle parole con spirito erratico e onnivoro, ricordi inesistenti, sogni esoterici fatti a mano in un ribollente crogiuolo con ironia e divertimento. Sono romanzi-nel-cassetto emersi dal fondo dei mari del Tempo per mostrarsi infine in una veste editoriale grazie allo stesso Milani, a Maurizio Cecchetti, editore di Medusa, e a Luciano Ragozzino, autore delle copertine.
Laura Falqui è saggista, drammaturga, specialista di arti visive; regista e interprete teatrale. Insegna al Master universitario post-lauream di Pedagogia e Teatro (Dipartimento di Scienze dell’Educazione) dell’Università di Bologna. Studiosa del movimento inglese dei Preraffaelliti, ha dedicato a questo argomento una trilogia di saggi in volume e diversi altri scritti. Tra le sue ultime sue pubblicazioni: il saggio La sostanza nascosta. Il silenzio nella pittura (Mimesis, 2017), la biografia immaginaria Il mago dell’Appennino. La leggenda del conte Mattei e della sua Rocchetta (La Mandragora, 2018).
Raffaele Milani è docente alla Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Bologna e Direttore del Laboratorio di ricerca sulle città e i paesaggi. Già Professore ordinario di Estetica al Dipartimento di Scienze dell’Educazione nello stesso ateneo, è membro di comitati scientifici nazionali e internazionali e keynote speaker in numerosi convegni. Tra i suoi libri tradotti in vari lingue, ricordiamo: L’arte del paesaggio, Il Mulino Bologna 2001, Il paesaggio è un’avventura, Feltrinelli, Milano 2005, L‘arte della città, il Mulino, Bologna 2015, Albe di un nuovo sentire, Il Mulino, Bologna 2020.
Luciano Nanni è stato professore di Estetica e Semiotica all’Università di Bologna con numerose pubblicazioni sull’argomento; a tal proposito è rimasta celebre la sua polemica con Umberto Eco. Ricordiamo, fra gli altri, Per una nuova semiologia dell’arte (Garzanti, 1980), Contra dogmaticos (Cappelli 1987), Il silenzio di Hermes (Meltemi 2002). Ha fondato negli anni Sessanta la rivista di ricerca letteraria e artistica “Il Tarocco” (1965-68) e nel 1985, a Bologna, la rivista d’arte e di epistemologia “Parol”. Noto poeta e artista visivo, è autore, tra l’altro, di “crio-grafie”, opere pittoriche in cui l’esposizione al gelo contribuisce alla resa finale dell’opera. Attivo sia in campo poetico che in campo visivo, dal 1982 in poi ha firmato tutte le sue opere con lo pseudonimo di Nanni Menetti.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
L’evento sarà trasmesso anche in streaming tramite il sito e il canale YouTube della Fondazione.
La conferenza sarà l’occasione per visitare LEVIA GRAVIA, doppia personale di Valerio Anceschi e Luca Scarabelli, che proseguirà fino al 24 giugno 2023. In mostra, il punto di connessione tra le due poetiche viene individuato nel rapporto tra il concetto di “levità” e quello di “gravità”, introdotti dalla citazione di Ovidio presente nel titolo.