Checché ne dica il Governo, sembra proprio che la nazione Italia, e lo spirito nazionalista di amor di patria, non esista. L’inflazione è sempre in crescita (1), anche in modo “irrazionale” rispetto all’andamento dei mercati di generi in forte calo (energetici che, invece al dettaglio sono a +20,5%). Situazione che fa crescere i prezzi del carrello della spesa dell’11,3%, mentre aumentano anche tutti gli altri beni e servizi che, ovviamente, sono condizionati dall’andamento dei prezzi energetici.
La situazione dovrebbe far riflettere il nostro governo, ma sembra che così non sia. Anzi. Nei giorni scorsi la presidente Giorgia Meloni, intervenendo al convegno “Nazione e patria”, ha ricordato che i propri provvedimenti economici sono ispirati al fatto che l’essenza della natura umana contempla non un mondo fatto di individui separati, avidi ed egoisti, ma è costituito da soggetti collettivi coesi, generosi, consapevoli e aperti ad inserirsi nel più vasto contesto globale.
E mentre i consumatori aspettano che questo afflato nazionalista e patriottico pervada gli animi di tutti i soggetti economici, perché contribuiscano al bene comune, siamo invece circondati di “cattivi” individualisti che, nonostante i prezzi di prodotti base come gli energetici siano in calo su tutti i mercati internazionali, se ne fregano e aumentano i prezzi sì da compensare i profitti che in questi ultimi anni erano calati.
Il governo, quindi, pensa a far tesoro ed esplicita la propria ideologia, mentre il resto del mondo va altrimenti. Il governo sta costruendo un proprio fortino ideologico nazionalista (sovranista come si dice oggi) piuttosto che ridurre i danni di un’economia che va male in tutto il mondo ma che, se qualche riduzione del danno è possibile, in Italia non viene applicata: invece di ridurre le tasse a tutti e non solo ad alcune categorie privilegiate, invece di farsi carico, per esempio, degli oneri fiscali delle bollette energetiche, il governo aspetta che lo spirito nazionalista porti tutti a sentirsi parte della patria e dimensionino i propri utili e guadagni al bene comune. Insomma una sorta di favoletta del secolo Novecento che, però, non dà solo soddisfazione a chi la declama ma crea danni economici a tutti.
I dati dell’inflazione di oggi sono implacabili!!
1 – https://www.aduc.it/notizia/inflazione+sempre+aumento_139559.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc