Roma – Con due distinte indagini la Squadra mobile di Roma, nei giorni scorsi, ha fermato due uomini ritenuti responsabili di violenze nei confronti delle proprie compagne.
La prima indagine è partita dalla denuncia di una donna ucraina che si era allontanata dal proprio compagno, un connazionale, perché violento. L’uomo non volendo accettare la fine della relazione, ha atteso l’ex compagna in strada e, all’improvviso, le ha gettato sul corpo un liquido infiammabile cercando subito dopo di accendere il fuoco con dei fiammiferi.
L’intervento di un passante ha messo in fuga l’uomo che è stato poi individuato fermato a Salerno grazie alle indagini dei poliziotti della questura di Roma.
Anche nella seconda storia c’è, alla base, l’incapacità di accettare la fine di una relazione da parte di un uomo violento.
La donna, stanca di violenze e minacce, avvenute nel tempo, da parte del suo ex compagno, un pregiudicato tossicodipendente aveva deciso di lasciarlo.
L’uomo però dopo averla seguita in strada per l’ennesima volta, l’ha aggredita convincendo così la vittima a presentare una denuncia. Gli investigatori hanno così raccolto tutti gli elementi di prova a carico del pregiudicato e il magistrato, dopo le valutazioni, ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere.
Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha messo in campo, negli anni, interventi a 360° contro la violenza di genere, dedicando una speciale attenzione alle vittime in condizioni di particolare vulnerabilità.
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