Nella sede regionale di Fratelli d’Italia in via Nizza a Torino alla presenza di un numeroso e attento pubblico, è stato presentato il libro di Domenico Bonvegna, “Giovanni Paolo II e il suo vivo Magistero”. Pubblicato da “Fondazione Thule Cultura” (Palermo 2022).
Prima dell’autore è intervenuto Raffaele Marascio, consigliere della Circoscrizione 4 (San Donato-Campidoglio-Parella) del Comune di Torino. Il giovane consigliere, instancabile attivista del partito della Presidente Giorgia Meloni, ha presentato il convegno sulla figura del Papa Wojtyla, denunciando l’ignobile campagna diffamatoria in Polonia e non solo, organizzata dalla Sinistra radicale vicina ai gruppi Lgbtq. Campagna che si base alle presunte denunce uscite dalla pubblicazione del libro “Maxima culpa. Giovanni Paolo II lo sapeva”, del giornalista olandese Ekke Overbeek. Tutto ruota intorno ai soliti abusi sessuali veri o presunti dei minori da parte di sacerdoti e le accuse alla gerarchia di tollerare la pedofilia hanno dato un’arma formidabile per colpire la Chiesa e Giovanni Paolo II. Stanno cercando di “de-santificare” il Papa polacco, a cominciare dalla Gazeta Wyborcza, dal settimanale Newsweek, dalla televisione TVN e dal portale Onet (Newsweek e Onet sono legati al gigante dei media svizzero-tedesco Ringier Axel Springer).
Sono riusciti a mettere in dubbio anche la moralità di Papa Wojtyla. “Colpire Giovanni Paolo II e le persone a lui legate ha come scopo distruggere la grande eredità che il Papa ha lasciato non soltanto alla Chiesa ma all’Umanità intera”. A questo proposito Marascio ha ricordato come a seguito di queste accuse è stata imbrattata la statua di san Giovanni Paolo II a Lodz. Di fronte a tutto ciò, occorre far conoscere e difendere la luminosa eredità di questo santo tra i giovani contemporanei che non lo hanno vissuto. E’ proprio quello che cerca di fare l’agile saggio di Bonvegna pubblicato dalla Fondazione Thule, il testo di appena 80 pagine, può essere un valido strumento introduttivo per conoscere Papa Wojtyla.
Dopo Marascio è intervenuto l’autore del libro, anticipando tre premesse: 1L’impossibilità di esprimere tutto quello che andrebbe espresso. 2 di non fare un intervento teologico e spirituale sul Papato, recentemente ci ha pensato il cardinale G. L. Muller a Palazzo Madama a Torino. 3 di non contrapporre Giovanni Paolo II ad altri Papi. Bonvegna ha cercato di sintetizzare la sua esposizione facendo riferimento ad alcune pubblicazioni che ha letto (ben 23 libri) per rendere omaggio al Papa polacco in occasione della sua canonizzazione. L’intento dell’autore è quello di far emergere l’itinerario politico del pontificato di Papa Wojtyla e questo si evidenzia in particolare nelle pagine dal 5° capitolo all’8° capitolo. Con i testi di George Weigel (il teologo americano che ha studiato più di tutti il Papa polacco). L’uomo più visibile della Storia, il campione della causa della libertà umana, che è riuscito a liberare il suo popolo dalla schiavitù del totalitarismo comunista, attraverso una rivoluzione non violenta, attraverso la Verità contro la menzogna. Wojtyla insieme alla Chiesa polacca guidata dal grande Cardinale Stefan Wyszynski e ai numerosi dissidenti polacchi, il movimento Solidarnocs di Lech Walesa hanno creato una specie di controsocietà, così come hanno fatto in maniera simile i dissidenti cechi di Waclav Havel, vincendo senza spargimenti di sangue la menzogna comunista. Bonvegna ha auspicato che le forze conservatrici del Paese studino meglio la strategia messa in atto da questi uomini, in particolare dal dissidente e drammaturgo ceco, poi presidente della Cecoslovacchia, Vaclav Havel. Di fronte agli orrori degradanti del sistema comunista, per far crollare l’impero sovietico la gente doveva “iniziare a vivere nella verità”. Il modo migliore di combattere la cultura della menzogna, qualunque forma essa assuma, è quello di vivere consapevolmente la verità invece di limitarsi a parlarne. Peraltro anche nel saggio di Rod Dreher, “L’Opzione Benedetto, emergono le stesse tesi.
Infine ha preso la parola il consigliere comunale nonché capogruppo di Fratelli d’Italia, Giovanni Crosetto, che ha ringraziato Bonvegna della sua mirabile opera che farà conoscere la figura di san Giovanni Paolo II anche a chi non lo conosce a cominiciare dai giovani. Crosetto ha chiarito subito di aver letto e studiato tutto il testo che ha apprezzato molto per la sua chiarezza e sinteticità degli argomenti affrontati. Ha sottolineato l’anticomunismo del Pontefice polacco, in particolare la sua buona battaglia espressa in tutta la sua vita prima da sacerdote, poi da vescovo, infine da Papa. Il consigliere ha inteso sottolineare una certa differenza “politica” tra Giovanni Paolo II e l’attuale Papa Francesco, forse più “morbido”, nei confronti di certi temi antropologici. Comunque sia Papa Wojtyla rappresenta un faro, un testimone, un leader, una figura identitaria per tutta la cristianità europea. Una figura che non può essere dimenticata soprattutto in preparazione alle prossime elezioni europee del prossimo anno, Crosetto ha auspicato che in Italia si prenda coscienza della grande importanza che la società tutta riscopre le proprie radici cristiane. Ha concluso la sua articolata relazione con le significative e accorate parole di Karol Wojtyla agli europei: “Grido con amore a te, antica Europa: ritrova te stessa. Sii te stessa. Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici. Torna a vivere i valori autentici che hanno reso gloriosa la tua storia […] Tu puoi essere ancora faro di civiltà e stimolo di progresso per il mondo. Gli altri continenti guardano a te”.
L’incontro torinese si è concluso con alcuni interessanti e qualificati interventi dei presenti che hanno arricchito il momento culturale organizzato dai due esponenti politici di Fratelli d’Italia.