L’organizzazione internazionale per i diritti umani EveryOne Group ha recentemente emesso un appello riguardante la tragica crisi umanitaria che colpisce i migranti nel Mar Mediterraneo. Secondo le stime, il 3% dei profughi e dei migranti che intraprendono il pericoloso viaggio dall’Africa verso le coste dell’Unione Europea perde la vita in mare. Queste tragedie coinvolgono principalmente giovani persone che in seguito a naufragi, affrontano una morte atroce, affogando in mare aperto.
Nonostante le promesse fatte dall’Unione Europea di mettere in atto un piano di assistenza e soccorso in mare, mediante l’utilizzo di droni, una sorveglianza attiva e un servizio di intervento rapido, poco è stato fatto fino a oggi. Alcuni governi hanno stretto accordi discutibili con altri paesi e anche con le tribù dei trafficanti, favorendo respingimenti che negano ai rifugiati il loro diritto fondamentale di cercare protezione e una vita dignitosa in una nazione sicura.
L’indifferenza dell’Unione Europea di fronte a queste politiche disumane e ipocrite è evidente, e al momento le sue istituzioni non sembrano rispondere nemmeno agli appelli delle organizzazioni umanitarie. “L’UE si sta avviando verso abissi di indifferenza, odio, rifiuto e menzogna – commenta EveryOne Group – in cui si perdono sia le giovani vite dei migranti che i concetti fondamentali della civiltà d’Europa.
Di fronte a questa situazione, coloro che si oppongono a questa lenta strage di giovani migranti non possono rimanere in silenzio. EveryOne Group ha dunque rinnovato il suo appello all’Unione Europea, chiedendo un’immediata azione per identificare le imbarcazioni sovraccariche o in avaria, per salvare i migranti che fuggono da paesi in crisi umanitaria per tentare di raggiungere un approdo europeo.
L’Ue, se vuole preservare i suoi valori fondanti e difendere i diritti umani, deve agire ora e porre fine a questa tragedia. La creazione di un protocollo di salvataggio umanitario per i migranti è un dovere morale e legale che l’Unione Europea deve assolutamente affrontare con urgenza. Solo così potremo costruire un mondo più giusto e solidale, in cui i diritti e la dignità di ogni individuo siano rispettati, indipendentemente dalla loro origine o status migratorio.
Il momento di agire è adesso. Non possiamo più rimanere indifferenti di fronte al genocidio dei migranti nel Mediterraneo.
Nell’immagine, il progetto di un monumento ai migranti e profughi nel Mediterraneo, con un monito alle istituzioni affinché non li combattano, ma li soccorrano