In sette mesi, dall’avvio del 25 novembre 2022, il Teatro Civico Roberto de Silva ha accolto 10.611 spettatori e aperto le sue porte per 34 eventi. Questa mattina, 28 giugno 2023, è stata presentata la seconda stagione, che vede ancora tanta prosa, cinque concerti, due serate di danza. Un mix che nella varietà non perde di vista l’eccellenza e che sarà presentato al pubblico in un evento aperto alla cittadinanza a settembre, proponendo a ingresso gratuito lo spettacolo Leggere Lolita a Teheran, tratto dal romanzo di Azar Nafisi, reading concert con Cinzia Spanò e Roberta Di Mario.
Fiorenzo Grassi, direttore artistico e presidente della Fondazione Teatro Civico de Silva, ha illustrato il cartellone, che partirà con il primo di una serie di omaggi a Giovanni Testori, a cento anni dalla nascita: il 12 ottobre andrà in scena “La Gilda”, di e con Laura Marinoni e Alessandro Nidi.
“Si sono fatti salti mortali? Sì, come sempre quando apre un teatro che poi cambia il volto di una città – ha spiegato Grassi – In questo avvio abbiamo imparato a conoscerlo questo teatro e il grosso ci è noto. Abbiamo predisposto una nuova stagione che abbia una sua identità e tenga conto delle aspettative dei cittadini. Abbiamo rivolto grande attenzione alla prosa, il genere più gradito, ma lo abbiamo fatto con focus particolari. Uno è l’omaggio a Testori, nato a breve distanza da Rho, a Novate Milanese: è dovere di ogni intellettuale italiano ricordare questo artista nel suo complesso. A febbraio proporremo “Maria Brasca” e allestiremo una mostra fotografica sulle regine di Testori, le attrici protagoniste dei suoi testi. Esporremo nel foyer due quadri che gli appartenevano e la copia restaurata di “Rocco e i suoi fratelli””.
Giuseppe Frangi, direttore di Casa Testori, ha ricordato come “la cultura sia diventata asset di questo territorio” e “sarà interessante scoprire l’effetto dei testi dell’autore novatese nel contesto attuale”, spaziando anche sui suoi rapporti con Luchino Visconti.
Altra novità riguarda il sostegno di Fondazione Nord Milano, rappresentata dalla presidente Paola Pessina. “Il nostro fondo nasce per fare rete sul territorio – ha evidenziato Pessina – Un autore del Nord Milano non poteva non incontrare l’attenzione della Fondazione. Il nostro Cda ha anche ipotizzato di organizzare in questa sala un incontro con i nostri stakeholders del terzo settore e del mondo culturale locale in cui presentare il bilancio sociale del 2022 e i programmi del 2023. Per le istituzioni comunali non è facile, perché le esigenze sono numerose, ma bisogna voler dedicare alle iniziative culturali parte delle risorse, perché quelle germinano la capacità di alzare lo sguardo, di stare insieme, lo sviluppo dell’autostima di un territorio”.
“La cultura e il teatro – ha proseguito Grassi – aiutano a combattere l’isolamento. Qui il pubblico non manca, abbiamo chiuso la prima stagione con tutti sold out e ci auguriamo di ripetere questo trend. Quest’anno avremo con noi Ettore Bassi, con il suo testo sui “Promessi Sposi” tanto cari a Testori. Un altro esperimento è in collaborazione con lo Stabile Genova: due recite dirette da Davide Livermore su Ugo Fantozzi, impersonato da Gianni Fantoni. La produzione resterà per un mese nel teatro per allestire lo spettacolo e offrirà due anteprime nazionali, un’occasione unica per gli spettatori ma anche per il commercio locale, con la presenza del cast e dei tecnici durante le settimane di prove. E poi il “Cyrano de Bergerac” di Arturo Cirillo e lo “Zorro” di Sergio Castellitto, che non abbiamo potuto avere con noi nei mesi scorsi. Di Shakespeare avremo “La dodicesima notte”, con soli attori giovani. Quindi “La mia vita raccontata male” di Francesco Piccolo: Claudio Bisio è bravissimo nei ruoli drammatici. Avremo Andrea Bosca con “La luna e i falò” e infine, Umberto Orsini, padrone della scena con i suoi 89 anni per “Le memorie di Ivan Karamazov””.
Cinque gli eventi musicali: gli archi del Rusconi, il ritorno di Ferdinando Faraò, Paolo Fresu, l’omaggio a Pino Daniele di Fabrizio Bosso, l’Orchestra dei pomeriggi musicali. E non mancherà il ballo: Tutu dei ballerini en travesti Chicos Mambo, serata divertente e irriverente, e uno spettacolo dal Ballet Grand Opera Avignon: l’Uccello di fuoco e Bolero, capolavori di Stravinskij e Ravel. “Questa la stagione in abbonamento, ma ci sono molte altre proposte in fase di definizione che andranno ad arricchire l’offerta, tra cui gli spettacoli delle associazioni rhodensi e il programma per scuole e famiglie. – ha concluso Grassi – Ringrazio l’amministrazione comunale che ci è molto vicina, consapevole di avere un bene davvero importante. Intanto procediamo con una agile pattuglia organizzativa: Barbara Dell’Acqua e Anna Chiara Introini per il Csbno; Giorgio Almasio per la comunicazione. Un grazie speciale ai tecnici che hanno reso questa sala un vero teatro, investendo tempo e dedizione”.
“E’ stato compiuto uno straordinario lavoro da parte della Fondazione e della squadra di persone entrate con energia ed entusiasmo a far vivere il teatro con tante attività, c’è tanto lavoro dietro le quinte per gli spettacoli ma anche per eventi privati, riprese televisive, spot – ha dichiarato l’assessora alla Cultura e al Teatro Valentina Giro – La nostra sala civica è conosciuta a Rho e fuori Rho come teatro di respiro metropolitano. Le difficoltà non sono mancate ma si affrontano con spirito collaborativo. La città è partecipe dello sviluppo del teatro non solo come pubblico, ma anche con gli spettacoli del T Off proposti dalle associazioni di teatro e musica locali, che portano un valore aggiunto al nostro teatro civico”.
Infine è intervenuto il Sindaco di Rho, Andrea Orlandi: “Un grande grazie a tutto il team per questi sette mesi di impegno. Grazie a Fiorenzo Grassi e al Cda della Fondazione, all’assessora Giro che è motore di tutto questo. Grazie per tutte le relazioni che stiamo tessendo. Ieri è stato firmato il contratto che conferma l’arrivo dell’Università degli Studi di Milano in MIND, progetto che presentava difficoltà e che ha richiesto un ulteriore investimento pubblico di 120 milioni di euro, oggi presentiamo la nuova stagione teatrale: due belle notizie collegate in maniera incredibile. Avere un’università nel sito ex Expo vuol dire far partire Mind e investire in formazione e cultura in maniera molto forte. Il 25 aprile richiamavo la ricostruzione di Milano e la volontà, con la città devastata dai bombardamenti, di riaprire presto la Scala. Investire in cultura è parte integrante della costruzione e ricostruzione della città. Ora andiamo ad approvare un bilancio dove l’1 per cento delle risorse della nostra parte corrente è dedicata al Teatro. Una scelta forte, anche criticata, ma se vogliamo costruire la città dobbiamo avere la consapevolezza che questo avviene anche attraverso questo luogo. Mi piace vedere che anche la nuova piazza Jannacci viene vissuta con food e spettacoli. Questo Teatro, anche quando è chiuso, genera energie. A novembre, al suo avvio, dissi “Mettetevi comodi, lo spettacolo sta per cominciare”, ora vi dico “Mettetevi comodi, lo spettacolo continua!”. E non era affatto scontato”.
Gli spettacoli saranno in vendita dal mese di settembre, con una prima parte delle vendite riservata agli abbonamenti. Gli abbonati attuali riceveranno specifica comunicazione per rinnovare l’abbonamento nel mese di luglio. Tutte le informazioni e il cartellone completo sul sito www.teatrocivicorho.com e sul sito comunale www.comune.rho.mi.it.