VISITA RADICALI ITALIANI AL CARCERE DI SONDRIO

Una delegazione di 11 persone è entrata in visita ispettiva al carcere di Sondrio, dopo le numerose visite effettuate in questi mesi nell’ambito della campagna nazionale “Devi Vedere”.

Insieme agli attivisti di Radicali Italiani e di Radicali Milano, sono entrati per la prima volta 7 cittadini comuni, che dopo un percorso di formazione hanno avuto modo di visitare l’istituto.

“La campagna ‘Devi Vedere’ si pone l’obiettivo di portare la cittadinanza dentro gli istituti di reclusione italiani, per permettere di conoscere in prima persona la realtà del carcere, andando oltre ai pregiudizi e alla disinformazione.

Alla casa circondariale di Sondrio abbiamo trovato una situazione positiva, nonostante le carenze strutturali e di organico: ad esempio gli operatori (direttrice, comandante ed educatrice) sono costretti a supplire alle carenze adempiendo al loro lavoro in più carceri diverse” così Nicola Morawetz e Marco Ferrario coordinatori in Lombardia della campagna di Radicali Italiani.

 

“Il dato di Sondrio, che è equiparabile a quello di altre carceri, è relativo all’elevato numero di popolazione tossicodipendente: su 32 detenuti, 20 sono in questa condizione. Il problema dell’aumento del consumo di sostanze è tangibile sia all’esterno sia all’interno delle mura carcerarie, segno che è necessario sviluppare una nuova socialità ed una politica della conoscenza” così Federica Valcauda e Raffaella Stacciarini segretaria e tesoriera dell’Enzo Tortora Radicali Milano.

“Tutto passa tranne il tempo, questo ci ha detto un detenuto oggi. Quella carceraria è una realtà di cui si dovrebbe parlare di più, per capire il senso di questo luogo: così come lo abbiamo visto non ha alcun senso, a partire dai pochi strumenti che hanno gli operatori” commenta Marco Papi, uno dei ragazzi esterni entrati oggi in visita.