In occasione dell’80° anniversario della caduta del fascismo, martedì 25 luglio 2023 l’Area Storia e Memoria afferente al Museo civico del Risorgimento | Settore Musei Civici Bologna pubblica un nuovo scenario dedicato alle vicende del Ventennio in territorio bolognese sul portale web “Storia e Memoria di Bologna”, il progetto digitale che dal 2014 si propone di creare e rendere accessibile a tutti una memoria collettiva sugli avvenimenti storici che hanno interessato la città e la sua area metropolitana nel periodo compreso tra l’età napoleonica e la Liberazione del 1945.
Il nuovo focus tematico, raggiungibile all’indirizzo https://www.storiaememoriadibologna.it/il-ventennio-19-43, si affianca ai sette percorsi tematici di approfondimento già consultabili e dedicati al Cimitero Monumentale della Certosa, alla memoria del secolare Governo Pontificio contenuta nella Sala Urbana di Palazzo d’Accursio, alla Grande Guerra, alla Lotta di Liberazione 1943-45, all’Ottocento e, infine, alle Lapidi Cittadine presenti nelle vie pubbliche, nel Museo Medievale e nel Museo Archeologico di Bologna.
Ogni scenario costituisce un mondo di informazioni storiche ed artistiche, organizzate attraverso diverse diramazioni: profili biografici dei protagonisti, gruppi sociali, racconti degli eventi, descrizioni dei luoghi, documenti, schede di opere d’arte, fonti bibliografiche con un’ampia emeroteca scaricabile. Grazie all’architettura informatica del portale che rende possibile creare collegamenti interni fra le migliaia di schede inserite, le singole voci sono poste in relazione ad altri luoghi di interesse storico e culturale, episodi, monumenti e personaggi della storia cittadina, offrendo agli utenti l’opportunità di creare propri percorsi tematici, navigando a piacere fra i diversi contenuti, o di approfondire percorsi già predisposti.
Lo scenario sulla caduta del regime fascista racconta la quotidianità nell’area bolognese durante il cosiddetto “Ventennio”, il periodo che va dalla fine della Grande Guerra nel 1918 alla firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943, giorno in cui iniziò la lotta contro l’occupazione nazista.
Va ricordato che se fu a Milano che Benito Mussolini fondò i Fasci di Combattimento nel 1919, fu a Bologna, prima che in altre città italiane, che il movimento rivoluzionario manifestò l’uso sistematico della violenza politica, sociale e culturale attraverso cui avrebbe raggiunto il potere nel 1922. Nel capoluogo felsineo l’avvio della stagione dello squadrismo reca una data precisa: 21 novembre 1920. Mentre era in atto l’insediamento a Palazzo d’Accursio della giunta comunale socialista guidata da Enio Gnudi (1893-1947), dirigente sindacale e rappresentante del partito socialista, squadre fasciste compirono un attacco alla sede del Comune di Bologna. Nel corso degli scontri si ebbero dieci morti e cinquantotto feriti. Questo fatto, passato alla storia con il nome di “Strage di Palazzo d’Accursio”, riveste un significato storico importante, in quanto segnò un passo decisivo nell’avvento del fascismo a livello regionale e nazionale.
L’attenzione e la narrazione si sono concentrate soprattutto sugli aspetti politici e sul conseguente antagonismo tra fascismo e antifascismo, senza tuttavia tralasciare la vita sociale, culturale, artistica, civile e religiosa della città, utilizzando l’ampia bibliografia esistente e le fonti ufficiali. Il metodo di organizzazione dei contenuti si basa su schede redazionali che descrivono persone che a vario titolo si sono distinte nella vita politica e civile bolognese, luoghi, organizzazioni sociali, partiti politici, giornali locali, eventi storici, tutti riportati in un contesto relazionale fra di loro, confrontando ed integrando più fonti.
Si tratta di un contesto difficile da raccontare perché caratterizzato da entusiasmi politici e contraddizioni morali che non sempre si possono ricordare con orgoglio. Si è cercato di descrivere i personaggi e gli eventi con la consueta e rigorosa narrazione storica data dai documenti ufficiali, quali sentenze giudiziarie, documenti anagrafici e da altre fonti riconosciute come oggettive dai maggiori esperti del settore.
Come per tutti gli scenari, non si tratta di un lavoro concluso, ma di un percorso in divenire, che viene periodicamente implementato con la creazione di nuovi approfondimenti e l’aggiornamento di quelli esistenti.
Lo scenario in numeri.
129 luoghi rilevanti, tra insediamenti e luoghi di interesse storico.
Categorie: Comune di Bologna, Luoghi in Bologna, Architettura e urbanistica nel Ventennio a Bologna.
5.467 persone, di cui circa 4.000 completamente inedite.
Le biografie sono frutto di un lavoro redazionale costruito inizialmente sulla base dei sei volumi Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945) a cura di Alessandro Albertazzi, Luigi Arbizzani e Nazario Sauro Onofri, e successivamente integrato con la consultazione dell’anagrafe cittadina, della rivista “Il Comune di Bologna”, delle sentenze di condanna del tribunale, dei quotidiani locali, nonché dei tanti studi riportati nelle biografie delle singole schede.
Categorie: Antifascisti, Vittime dei Fascisti 1919-43, Caduti per la “rivoluzione fascista”, Fascisti, Sindaci e Podestà, Prefetti, Architetti e Ingegneri, Personalità.
203 organizzazioni sociali e politiche
Categorie: partiti e movimenti politici, sindacati.
58 giornali e riviste
Principali giornali e riviste bolognesi del Ventennio.
976 eventi
Per redigere questa cronologia sono stati presi in considerazione le notizie dei quotidiani locali e nazionali, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945) a cura di Alessandro Albertazzi, Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri e la cronologia online della Biblioteca Salaborsa del Comune di Bologna.
Categorie: Verso il fascismo, La presa del potere, Il regime, altri eventi.
843 immagini
La sezione delle collezioni digitali accoglie la digitalizzazione di fondi fotografici, iconografici e documentari di proprietà o dati in concessione al Museo civico del Risorgimento di Bologna.
Le quattro gallerie di immagini si riferiscono a: cartoline del Ventennio (211), Africa Orientale Italiana – Fondo Oddo Diversi (236), Africa Orientale Italiana – Fondo Renato Burghignoli (298), Fondo Calzoni (98).
23.345 files multimediali.
Il portale “Storia e Memoria di Bologna”
“Storia e Memoria di Bologna” è un progetto nato nel 2002 – e dal 2014 a cura dell’Area Storia e Memoria afferente al Museo civico del Risorgimento di Bologna – con l’obiettivo di raccontare il passato della città emiliana attraverso il linguaggio dei monumenti.
Il portale www.storiaememoriadibologna.it, creato nel 2014, dà voce ai protagonisti maggiori e minori della storia, nel periodo compreso tra l’età Napoleonica e la Liberazione del 1945, attraverso i percorsi privilegiati degli scenari tematici. L’archivio digitale di ogni scenario racconta la storia del periodo trattato attraverso informazioni in continuo aggiornamento: profili biografici, linee del tempo, mappe, documenti, schede di opere d’arte, fonti e un’ampia emeroteca scaricabile. Grazie alla costante aggiunta di nuovi materiali e contenuti multimediali, gli archivi di questi macro-contenitori sono in continuo accrescimento e aggiornamento grafico al fine di renderli maggiormente fruibili con le tecnologie attuali.
Il portale web è una sorta di grande libro della memoria bolognese, dove è possibile anche navigare all’interno di percorsi immersivi in ambienti 3D, e dove le informazioni sui personaggi, gli eventi, i luoghi, i monumenti, le opere artistiche, si intrecciano, fino a disegnare i contorni di un mondo che ci appartiene, perché è quello da cui proveniamo.
Le biografie dei protagonisti sono infatti ‘correlate’ con le località in cui hanno vissuto o combattuto; con gli eventi o con le battaglie che li hanno visti vivere o morire; con i monumenti che li ricordano; con le opere d’arte che li hanno resi celebri; con i documenti conservati in archivi pubblici e privati che, fino a ieri, erano conosciuti solo da pochi addetti ai lavori e che ora sono invece resi fruibili a tutti, o ancora con contenuti multimediali.
Navigando nei contenuti del portale, è dunque possibile mettere in relazione il piano della storia di un singolo evento o individuo con quello della storia nazionale internazionale.
La realizzazione del sito è resa possibile grazie ai numerosi autori di contenuti (ad oggi 156) che, con il coordinamento scientifico del Museo civico del Risorgimento, hanno contribuito a rendere dinamico il patrimonio informativo connettendo gli eventi alle persone che ne hanno fatto parte, ai luoghi in cui sono svolti e alle opere che ne danno testimonianza.
Nella sua scansione su base cronologica e tematica, ogni scenario del sito si configura come una risorsa permanente anche per la ricerca storiografica e l’apprendimento della storia nella pratica didattica, grazie ad un metodo narrativo ipertestuale che fa dialogare immagini e parole, apparati iconografici e documentari.
www.storiaememoriadibologna.it
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