Catania – Apprendiamo oggi che il Terminal A è pronto ma che per poterlo usare SAC deve attendere le autorizzazioni di altri. “Incredibile come tutto vada per il verso giusto alla SAC, se non ci fossero ‘altri’ a remare contro. Sempre.” Afferma Claudio Melchiorre, presidente del MEC e del comitato VUSSIAcontroNerone che porta avanti le richieste di risarcimento anche contro il mancato rispetto degli elementari diritti umani, come quello alla dignità.
Nel mondo del ‘non è colpa mia’, come se fossimo tutti immersi in un’atmosfera da asilo Mariuccia, i disagi all’aeroporto sono enormi. I passeggeri sono trattati come bestiame, informati attraverso un megafono che un addetto usa con fastidio e piglio da sottufficiale che esegue ciecamente gli ordini superiori. “Ancora oggi, famiglie con bambini sono costrette a stare sotto il sole, con file informi e piene dell’istintivo senso di necessità che spinge alcuni viaggiatori a superare file e a formare muri umani impossibili da sostenere per i meno che decenni. In un certo senso, sembra di assistere ad un saggio del film l’Impero del Sole, ma senza commercio di topi cotti.” Questa la descrizione vivida del presidente del Vussia che ricorda che anche questo trattamento può essere oggetto di risarcimento.
“Chi parla di ottima gestione, può viaggiare solo in elicottero, con garanzia di diritto all’atterraggio e al decollo.” Commenta Melchiorre. “E non si parli più di emergenza. Dopo quasi un mese, la situazione è strutturalmente un disastro e il customer care è degno di un ministero kafkiano, con sicurezza garantita da un plotone di marina borbonica che esegue l’ordine di ammuina.”
Il MEC ricorda che i danni per la Sicilia ammontano fino ad oggi, a venti giorni dal fuoco, in non meno di ottocento milioni di danni diretti, senza considerare l’indotto e degli effetti moltiplicatori delle mancate forniture di corrente e di acqua. “Nella terra del ‘iu non ci cuppu’, dove gli organi di controllo cercano di rassicurare viaggiatori giustamente inferociti per essere trattati da bestie, se la magistratura non riuscirà a trovare alcuna evidenza della lunga serie di mancanze ed omissioni che riteniamo evidenti e solari, nessuno sarà responsabile della perdita di quasi il 2% del PIL siciliano, su base annuale.”
Solo per parlare di posti letto nel settore dell’ospitalità, spiegano i consumatori del MEC, sono quarantaduemila le disdette per voli cancellati e almeno altrettanti sono i siciliani che vivono all’estero che non sono arrivati a casa per le ferie. “Su base mensile, si tratta di qualcosa come 2,4 MILIONI DI GIORNATE TURISTICHE PER 480 MILIONI DI MINORI ENTRATE SU BASE MENSILE E 1,2 MILIARDI SU BASE STAGIONALE”.