La questura di Palermo in questi giorni commemora alcuni dei suoi poliziotti caduti per mano mafiosa negli anniversari della loro morte: il 5 agosto del 1989 venivano uccisi l’agente Antonino Agostino e la moglie Ida Castelluccio sul lungomare di Carini; il 6 agosto del 1985 il commissario Antonio Cassarà e l’agente Roberto Antiochia della Squadra mobile di Palermo vennero uccisi da un commando mafioso di 9 uomini.
Antonino e la moglie Ida, sposati da un mese, furono assassinati da sicari giunti in moto, dopo che la coppia aveva appena annunciato ai familiari di aspettare un figlio. Il poliziotto fu raggiunto per primo dai killer e morì quasi sul colpo per fare scudo alla moglie che purtroppo colpita anche lei, morì pochi minuti dopo in ospedale.
La giovane coppia è stata ricordata con una cerimonia sul luogo dove furono uccisi alla presenza dei familiari e del questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, oltre che delle autorità civili e militari, con la deposizione di una corona di alloro per conto del Capo della Polizia.
La cerimonia si è conclusa con una santa Messa officiata dal cappellano della Polizia di Stato, Massimiliano Purpura nella cappella di san Michele Arcangelo della caserma “Pietro Lungaro”.
Le altre due vittime commemorate sono Antonino Cassarà, vicecapo della Squadra mobile di Palermo, e l’agente Roberto Antiochia. Lavoravano insieme e raggiunsero importanti successi nella lotta alla criminalità organizzata e insieme furono uccisi a Palermo in viale Croce Rossa da raffiche di kalashnikov a pochi passi dall’abitazione del funzionario di Polizia.
Antonino Cassarà collaborò con investigatori del “pool antimafia come Giovanni Falcone, impegnati nella lotta a Cosa Nostra; mentre Roberto Antiochia, nel 1985 trasferito Roma e appresa la notizia dell’omicidio del commissario Giuseppe Montana, avvenuto pochi giorni prima, sebbene in congedo, chiese di tornare a Palermo per portare il suo personale aiuto ai colleghi della Mobile di Palermo e lavorare a fianco di Cassarà.
Le iniziative della Questura in loro ricordo si svolgeranno con la deposizione di una corona di alloro da parte del Capo della Polizia posta dal questore Leopoldo Laricchia in piazza Giovanni Palo II e con una santa Messa presso la cappella di Maria SS. della Soledad celebrata a suffragio delle due vittime.