Anna Danesi, centrale classe 1996 della Nazionale italiana di volley, è intervenuta ai microfoni di News.Superscommesse per commentare la sfida dei quarti di finale contro la Francia che, questa sera, attende le azzurre. In questa lunga intervista le sue impressioni prima dell’importantissimo match.
Anna, questa sera sfida da dentro o fuori nei quarti contro la Francia. Come vi siete preparate al match?
“Ieri abbiamo fatto allenamento e in serata abbiamo fatto delle sessioni video. Cercheremo di affrontare questa sfida come tutte le altre, vedo il gruppo sereno. Io non amo tanto concentrarmi il giorno prima della partita, spreco troppe energie mentali, preferisco cominciare a pensarci il giorno stesso”.
Conoscete la Francia come avversaria?
“Conosciamo naturalmente le giocatrici che hanno giocato nel nostro campionato e che in questa Nazionale fanno sicuramente la differenza. Sono una buona squadra, organizzata. Come sempre però cerchiamo di concentrarci su noi stesse. Ora il livello si sta alzando e quindi dovremo stare attente”.
Nonostante il percorso netto ci sono state delle incertezze di troppo. Non siete del tutto soddisfatte vero?
“È vero. Confrontandoci tra compagne, è emerso che è quasi più difficile giocare con le squadre che abbiamo affrontato in questa prima fase rispetto alle Nazionali al top. Magari perché conosciamo di più le giocatrici di quelle Nazionali, o magari perché ci mettiamo maggiore attenzione. (…) Non è facile fare bellissime prestazioni nella prima fase di tornei come gli Europei, sono sicura che già dai quarti il nostro livello di attenzione nei fondamentali crescerà”.
Tu sei nel reparto delle centrali la veterana. Che suggerimenti dai a Lubian e Squarcini?
“Mi chiedono molti consigli, per esempio Lubian cerca suggerimenti per quanto riguarda il muro. Questo mi fa piacere, ma devo dire che anche io chiedo consigli a loro. Sappiamo di essere in tre, ci stiamo aiutando molto a vicenda. Siamo tutte e tre delle chiocce”.
C’è una formula per provare ad arrivare in fondo?
“Di solito in queste competizioni noi ci “accendiamo” e cominciamo a divertirci. Questo fino ad ora, onestamente, non è successo. Credo che anche in questo caso potrebbe essere la chiave di volta, mi auguro succeda da ora in avanti”.