Sorridere è un piacere e se lo si fa continuamente è segno di fragile postura o, meglio, di artificioso senso della realtà. Chi ride spesso senza valido motivo può essere considerato e/o visto con la giusta simpatia, ma alla lunga stanca perché sa solo banalizzare le cose serie e rendere tutto un giochino goliardico stucchevole e poco persuasivo.
Quindi il simpaticone in questione non serve a nulla quando si trattano cose concrete e/o risolutive. Gli piace stare sulla scena ma #comicamente. Quando vuole assumere un ruolo lo fa non per ciò che quel ruolo può trasferire compiutamente finalità pratiche, ma lo fa per godere solamente di un’occasione di visibilità. Nessuno potrà pensare di lui che potrà mai gestire o risolvere una criticità perché non sa esercitare funzioni se non per fini propri. Insomma il goliarda gode di sé e questo gli basta nonostante gli evidenti fallimenti, inanellati per grazia ricevuta. Il goliarda irride conquistando sé stesso, ma non gli altri. Insomma oltre le battute e gli sberleffi in lui non si trova niente ed è bene non ricercare nulla.