Messina – «Ho presentato un’interrogazione urgente ai vertici dell’amministrazione e dell’AMAM per conoscere la reale condizione del servizio idrico della nostra città. Per l’ennesima volta, infatti, siamo di fronte a uno stato di emergenza che non fa altro che aggiungersi a una “normalità” di carenza di erogazione idrica.
Sono troppe le zone della città in cui una normale presenza dell’acqua corrente è un miraggio. Una condizione inaccettabile e alla quale nessuno ha mai dato una risposta precisa.
L’ultima emergenza vissuta nei giorni scorsi si è trasformata nel punto di non ritorno. Lo stato delle cose non può essere più tollerato in assenza di risposte. Al sindaco Basile e alla presidente Bonasera, infatti, abbiamo tutti da porre delle precise domande a cui dovrebbero rispondere con precisione assoluta.
La prima domanda riguarda lo stato reale dell’infrastruttura idrica che conduce l’acqua a Messina. Qual è la condizione dei nostri acquedotti? Dobbiamo rassegnarci al fatto che ogni ondata di maltempo porti in eredità un guasto con relativa emergenza idrica?
Una situazione inaccettabile. Come è la modalità in cui l’acqua viene erogata nelle varie zone della città. Sono tantissime le segnalazioni ricevute che denunciano come l’acqua sia presente solo per poche ore al giorno e in scarsissima quantità. La domanda è solo una: perché?
Per questi motivi, allora, ho presentato un’interrogazione nella quale pongo queste precise domande ad amministrazione e AMAM, a cui aggiungo la richiesta di un resoconto dettagliato di tutti i disservizi e le emergenze di questo ultimo anno. Sono sicuro, purtroppo, che il numero finale non sarà irrisorio. Sintomo, questo, del gravissimo stato di emergenza che stiamo vivendo ed a cui ci stiamo amaramente abituando».
Lo dichiara in una nota Giandomenico La Fauci, consigliere comunale di Ora Sicilia.