All’inizio del nuovo anno pastorale il Centro Oratori Romani, associazione fondata dal Venerabile Arnaldo Canepa, si ritroverà lunedì 6 novembre 2023 presso S. Maria del Buon Consiglio al Quadraro, nella parrocchia dove Canepa aprì il suo primo oratorio e nella quale oggi è sepolto. La solenne celebrazione eucaristica avrà inizio alle ore 19.30 e sarà presieduta da S. E. Rev.ma Mons. Baldassarre Reina, Vicegerente della Diocesi di Roma.
Nel corso della Santa Messa i soci effettivi rinnoveranno la loro promessa annuale. Alla celebrazione sono stati invitati tutti gli assistenti, i responsabili degli oratori, i catechisti, e gli allievi, ma anche tutti coloro che negli anni hanno condiviso la vocazione al servizio dei piccoli nell’associazione. Durante il successivo momento conviviale è prevista anche la premiazione dei video realizzati dagli animatori che hanno partecipato all’esperienza formativa di “Villaggio Oratorio” nello scorso settembre.
“L’apertura del nuovo anno si pone in assoluta continuità con il processo già intrapreso” sottolinea il Presidente del COR, Stefano Pichierri, “ed in linea con le indicazioni diocesane inerenti al cammino sinodale avviato. La fase sapienziale del cammino ci chiede di sostare nel solco della vita spirituale, di adottare il discernimento spirituale e comunitario come prassi pastorale affinché sia lo Spirito a ispirare le nostre iniziative. Ripartiamo dalla passione per la missione dell’oratorio e dall’entusiasmo dei giovani che in estate hanno acceso gli oratori e si sono messi in ascolto nelle esperienze formative. Un’apertura del COR ai territori ed ai giovani è quanto ci auguriamo che si celebri insieme in questo nuovo avvio delle attività associative”.
Questa missione del COR, che da da quasi 80 anni promuove la pastorale oratoriana a Roma, ispira il nuovo programma pastorale dell’associazione dal titolo “Un tesoro nel campo. Scopri il dono, rinnova la missione”, che accompagnerà i soci e i catechisti sulle orme del Venerabile Arnaldo Canepa nella sequela a Gesù Cristo a servizio dell’oratorio. “Questo è il più grande il tesoro che ci è stato acquistato rispetto a ciò a cui abbiamo rinunciato” sottolinea il documento approvato dai soci. “Da qui dobbiamo ripartire, dalla nostra vocazione, dal nostro aderire alla chiamata di santità: è la Grazia prima delle nostre intenzioni e dei nostri progetti. La missione di Cristo, verso le nuove generazioni ha bisogno di una casa, che la tradizione della Chiesa ha chiamato “oratorio”. La grazia, che abbiamo ricevuto e che ci ha reso discepoli, ci chiama in missione, alla missione di Cristo. Siamo irrimediabilmente missionari: catechisti d’oratorio discepoli missionari”.