Festival Mahler #14 – Orchestra Sinfonica di Milano

Lunedì 13 novembre ore 20

Auditorium di Milano, Largo Mahler

 

Gustav Mahler

Sinfonia n. 9 in Re maggiore

 

Orchestra Sinfonica di Milano

Claus Peter Flor Direttore

Concerto in diretta su Radio Tre

Con il Patronato di Regione Lombardia e il Patrocinio del Comune di Milano

In collaborazione con Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Con il contributo di Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi

e Fondazione Banca Popolare di Milano

Con il sostegno di Assolombarda

Main Partner Intesa Sanpaolo

Il Festival Mahler è un evento concepito e realizzato per festeggiare i trent’anni di attività dell’Orchestra Sinfonica di Milano e i venticinque anni del Coro Sinfonico di Milano.

Il 13 novembre 1993 è la data in cui tutto ebbe inizio: quel giorno, nel Conservatorio di Milano, si esibisce per la prima volta la compagine oggi di casa all’Auditorium di Milano, in Largo Mahler. Tanto tempo è passato da allora. La Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi festeggia il 13 novembre del 2023 il trentesimo anno di attività.  E lo fa coronando il Festival Mahler, iniziativa unica nel suo genere, costruita in collaborazione con le grandi istituzioni sinfoniche del nostro Paese, passate in rassegna all’Auditorium di Milano per rendere gloria al compositore forse più emblematico per la Fondazione: Gustav Mahler.

L’ultimo appuntamento di questa avventura meravigliosa, un’impresa che ha registrato un apprezzamento unanime di pubblico e critica, si tiene appunto lunedì 13 novembre alle ore 20, quando l’Orchestra Sinfonica di Milano torna sul palco dell’Auditorium sotto la bacchetta del Direttore Emerito Claus Peter Flor per la conclusione di una rassegna unica nel suo genere, e per la prima volta realizzata in Italia.

In programma la grandiosa Sinfonia n.9 in Re maggiore di Gustav Mahler, un monumento sinfonico che rappresenta l’opera più matura del compositore boemo, datata 1910 e composta nella baita di Alt-Schluderbach, nei pressi di Dobbiaco. Cresciuta in simbiosi con il ciclo vocale Das Lied von der Erde, fu completata il 1° aprile del 1910, secondo quanto scrisse l’autore a Bruno Walter. Mahler non poté ascoltare le sue ultime opere, che furono eseguite postume. Walter diresse la Nona a Monaco il 21 novembre del 1911 e Das Lied von der Erde a Vienna il 26 giugno 1912. Si tratta di una sinfonia che poco o nulla ha a che spartire con l’organico mastodontico che Mahler impiegò nella precedente Sinfonia, l’Ottava. Tutt’altro. Qui Mahler cerca anzi di valorizzare i singoli timbri degli strumenti dell’orchestra, virando in una ricerca di sonorità più spesso cameristiche, prediligendo un’espressività talvolta più intimistica. E’ nelle prime battute che sentiamo il richiamo tematico al Canto della Terra, quasi l’alter ego per voce e orchestra di questo splendido lavoro, nato negli stessi boschi e tra le medesime cime montane in cui nacque la Nona. Trattasi di due lavori accomunati in primis dal tipo di intenzionalità, il tipo di messaggio che informa entrambe le partiture. Messaggio riassumibile nella parola Abschied, ovvero “Addio”. Un fatto curioso ci aiuta a comprendere questo carattere comune: il direttore d’orchestra olandese Willem Mengelberg, per anni a stretto contatto con Mahler, annotò nel 1918 sulla sua partitura che il significato del Lied fosse un Addio all’ “amico”, ovvero all’umanità. Mentre la Nona rappresentava “l’Addio a tutto ciò che ama – e al mondo – e alla sua arte, alla sua vita, alla sua musica”. Insomma, l’addio a tutto. E il tema che accomuna questi due lavori è un tema che sembra uscire a poco a poco dall’ombra, e che sfocia in un grande episodio che mette in moto uno sviluppo denso e contrappuntisticamente assai complesso.

Dopo il secondo tempo, un Ländler “Un po’ goffo e molto rude”, come recita l’indicazione agogica dall’autore stesso (anche se in Mahler, di rude, c’è ben poco, ndr), e il Rondò-Burleske, che, sempre secondo Mengelberg, vuole parodisticamente rappresentare attraverso un contrappunto “molto cocciuto” (sehr trotzig, come indicato in partitura) gli inutili sforzi dell’uomo di fronte all’eternità della morte, il culmine della Nona sta senz’altro nell’Adagio finale. Un testamento, un vero e proprio addio di Mahler al mondo. Sempre più lontano, in un pianissimo irreale scandito dai suoni esitanti degli archi con sordina, che portano la Sinfonia a terminare in Re bemolle maggiore, una tonalità lontanissima dal Re maggiore d’impianto. Una vetta spirituale ancora forse non ancora raggiunta, che richiama a gran voce il pubblico a riempire i sedili dell’Auditorium di Milano per festeggiare una data di fondamentale importanza nella vita della Fondazione, che conclude così il Festival Mahler, iniziativa che rimarrà impressa nella memoria della vita musicale milanese e italiana, e che rappresenta un punto di arrivo ma anche un punto di partenza per il futuro dell’Orchestra Sinfonica di Milano.

Concerto in diretta su Radio Tre

 

Con il Patronato di Regione Lombardia e il Patrocinio del Comune di Milano

In collaborazione con Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Con il contributo di Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi

e Fondazione Banca Popolare di Milano

Con il sostegno di Assolombarda

Main Partner Intesa Sanpaolo

 

 

Biglietti

Intero: 40 € in platea, 30 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 30 € in platea, 22 € in galleria. Under 30 e Sostenitori: 20 € in platea, 15 € in galleria.

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.

Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.