Nelle ultime ore, per reati connessi alla violenza di genere sono state arrestate dagli uomini della Polizia di Stato tre persone, tre casi dello stesso odioso fenomeno sociale che per fortuna si sono conclusi con un lieto fine per le vittime.
A Polistena, in provincia di Reggio Calabria, i poliziotti del locale commissariato hanno rintracciato ed arrestato un 39enne del posto per il reato di diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti, il cosiddetto revenge porn e per sequestro di persona e atti persecutori. Gli investigatori hanno accertato che l’uomo, attraverso appostamenti, pedinamenti, violenze fisiche e verbali, aveva reso la vita impossibile ad una donna sposata con cui aveva una relazione extraconiugale, arrivando a inviare al marito della vittima diverse foto che la ritraevano in pose dal contenuto sessualmente esplicito.
A Roma invece, gli agenti del commissariato Prenestino, grazie alle nuove norme in materia di codice rosso, hanno arrestato in flagranza differita un 34enne per atti persecutori e lesioni ai danni dell’ex fidanzata. L’arrestato non accettando la fine del loro rapporto aveva cominciato a minacciare la ragazza con messaggi audio e video. Non contento aveva aspettato sotto casa la sua ex e, nel tentativo di baciarla contro la sua volontà, l’aveva morsa e spinta a terra. La vittima si era quindi convinta a denunciare l’accaduto e i poliziotti, attraverso anche l’acquisizione di materiale audio e video, hanno rintracciato e portato in carcere il suo aguzzino.
A Verona invece una chiamata al 113 ha segnalato un caso di violenza in atto ai danni di una giovane cittadina straniera. I poliziotti delle Volanti si sono quindi precipitati sul posto trovando una situazione di maltrattamenti e vessazioni risalenti nel tempo. In questo caso, a fare le spese dei comportamenti violenti del capo famiglia, spesso acuiti dall’uso di alcol, era l’intero nucleo familiare. Infatti l’uomo nel corso degli anni aveva più volte aggredito ed insultato la moglie davanti ai due figli minori che avevano dovuto assistere alle vessazioni. Come spesso accade, anche in questo caso, la donna ha riferito di non aver mai avuto la forza di denunciare il marito, soprattutto per tutelare i propri figli. Gli agenti, dopo aver tranquillizzato i bambini, hanno arrestato l’uomo.
Ricordate che rivolgersi alla Forze dell’ordine o contattare la rete nazionale antiviolenza tramite il numero 1522 è fondamentale per poter uscire efficacemente dalla spirale di violenza, fisica e psicologica, di cui si è vittime.