Da anni Alessandra Bellasio, ostetrica e consulente professionale in allattamento certificata IBCLC e founder della piattaforma d’informazione Unimamma.it, è impegnata nella divulgazione di contenuti di valore sul tema della maternità e in particolare dell’allattamento. Per aiutare a superare pratiche obsolete e disinformazione e renderlo un momento speciale e positivo per le neomamme, Bellasio lavora per potenziare un tassello fondamentale del percorso: curare l’aggiornamento del personale ospedaliero che lavora a contatto delle donne in puerperio, in modo che sia pronto a offrire un servizio qualificato alle pazienti, fondamentale per fare vivere esperienze gratificanti in un clima positivo.
Allattamento, consulenza essenziale già in gravidanza Puntare sull’allattamento al seno esclusivo per i primi 6 mesi di vita e fino e oltre i 2 anni di vita ha grandi benefici sulla salute di mamma e bambino, eppure in Italia i dati sono ancora molto lontani dalle raccomandazioni OMS.
I bambini allattati in maniera esclusiva (solo con latte materno) a 4-5 mesi di età compiuta sono meno di un quarto (23,6%). Analizzando il prolungamento dell’allattamento, la prevalenza di bambini che assume latte materno a 12-15 mesi d’età compiuta risulta pari al 31,3%1.
“I dati confermano la necessità di un’azione continua di promozione, protezione e sostegno dell’allattamento. – commenta Alessandra Bellasio, membro del comitato scientifico di Mediadream Academy, ente accreditato presso Regione Lombardia e presso il Ministero dell’Istruzione, organizzatrice e docente dei corsi di formazione in qualità di ostetrica e IBCLC e divulgatrice sul tema attraverso il suo canale IG @ostetrica_alessandra_bellasio – Io sostengo che le informazioni corrette vadano veicolate ai futuri genitori già durante la gravidanza e che si debba proseguire fino ai primi anni di vita del bambino. Per sostenere questo tema sono, dunque, fondamentali le figure che prestano servizio in ospedale poiché sono loro che permettono un corretto e sereno avvio dell’allattamento. In particolare, è importante che la donna riceva indicazioni univoche dalle diverse figure di riferimento che incontra in ospedale, dall’ostetrica al ginecologo, dal personale della sala parto a quello presente al nido”.
Ad oggi Alessandra Bellasio ha formato quasi 1000 operatori, prevalentemente ostetriche, attraverso lezioni in diretta online (disponibili nei format base 20 ore, intermedio 20 ore e avanzato 55 ore). La collaborazione con l’ente accreditato, Mediadream Academy, permette l’erogazione di formazione certificata valida sia per il rilascio dei crediti ECM che per le diverse certificazioni utili a enti privati e statali.
L’aggiornamento è progettato con contenuti personalizzati, grazie al lavoro di raccolta preliminare di dati, desiderata e al confronto con la struttura richiedente, che precede il set up del piano di formazione.
La case history dell’Ospedale di Oderzo (TV) La collaborazione con l’Ospedale di Treviso, Ulss2 Marca Trevigiana rappresenta una delle esperienze di formazione più interessanti avviate nell’ultimo anno da Alessandra Bellasio e un esempio virtuoso di impegno e attenzione non solo verso le pazienti ma anche per i dipendenti che hanno così a disposizione nuove conoscenze utili a svolgere al meglio il proprio lavoro. La struttura pubblica ha aderito a un piano di formazione sull’allattamento, 48 ore suddivise in 3 differenti edizioni, a cui ha partecipato il personale sanitario di vari reparti. Partita a ottobre 2023, si concluderà il 29 gennaio 2024 e vede coinvolti infermiere pediatriche, ostetriche, medici pediatri e altre figure attive nei reparti di ostetricia, sala parto e nido, per un totale di circa 70 partecipanti.
Il piano di formazione è stato personalizzato grazie alla raccolta di esigenze, casi clinici di riferimento, richieste specifiche e dubbi che il personale ha preventivamente espresso attraverso questionario dedicato. Da questo processo partecipativo sono così emerse le tematiche più urgenti da affrontare e gli ambiti da approfondire. Tra gli obiettivi raggiunti, la gestione condivisa di informazioni e protocolli.
“Quando una neo-mamma riceve informazioni sull’allattamento discordanti, passando da un reparto all’altro dell’ospedale, prova un senso di frustrazione e confusione – afferma Alessandra Bellasio – una sensazione resa ancora più forte dal momento di grande sensibilità emotiva che sta vivendo. Questa occasione formativa permette agli operatori sanitari di essere allineati sui protocolli da seguire e sulle informazioni da veicolare, avendo come unico obiettivo quello di sostenere la mamma e condurla verso la migliore esperienza possibile legata all’allattamento”.
L’Ospedale di Oderzo aveva come obiettivo quello di uniformare il più possibile l’assistenza tra professionisti diversi per accompagnare e sostenere nel migliore dei modi la diade mamma bambino nell’avvio dell’allattamento al seno. L’esperienza formativa si sta rilevando molto proficua e dall’Ospedale fanno sapere che hanno già iniziato a raccogliere i primi frutti, consapevoli che il percorso formativo intrapreso è un punto di partenza. Ha dunque preso il via un processo di miglioramento assistenziale e comunicativo per stare sempre più vicino alle famiglie che decidono di accogliere il proprio bambino nel punto nascita di Oderzo.
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