Il calcio come strumento di inclusione, partecipazione e cittadinanza. Questo è da venti anni “Calciando in Rete”, la manifestazione sportiva che inizia oggi, nata con la rete dei centri aggregativi di Palermo e che per sei mesi ogni anno attraversa tutti i quartieri popolari di Palermo, con un torneo che coinvolge oltre 300 ragazzi e ragazze, bambini e bambine divisi in 34 squadre di cui 4 interamente femminili.
Articolato in quattro diverse categorie, il torneo, coordinato dall’associazione San Giovanni Apostolo Onlus e Laboratorio Zen Insieme, si avvale della collaborazione degli arbitri del CSI – Centro sportivo italiano, coinvolge circa 20 associazioni, di più 15 quartieri di Palermo.
Si tratta di un torneo a tutti gli effetti, con un calendario di andata e ritorno, durante il quale i ragazzi e le ragazze hanno anche la possibilità di conoscere e far conoscere i quartieri, oltre che le altre squadre e gli altri centri giovanili.
Il torneo pone sempre una grande attenzione alla partecipazione attiva e all’accessibilità allo sport. Ogni anno infatti viene individuato uno spazio, che pur essendo pensato per essere dedicato allo sport, non è effettivamente fruibile. I ragazzi e le loro famiglie vengono quindi coinvolti nella riqualificazione, con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza dei luoghi pubblici, in cui sia possibile praticare sport gratuitamente.
“Calciando in Rete” ha infatti l’obiettivo della promozione di una sana cultura sportiva, unitamente alla cultura della non-violenza, della tolleranza e del rispetto delle persone, del patrimonio collettivo, valorizzando gli aspetti positivi di aggregazione, partecipazione, socialità e promuovendo una cultura che contrasti ogni tipo di razzismo, capace di sviluppare integrazione.