Tutto è iniziato qualche anno fa sulla passerella di Pitti moda e da allora Giulia Attucci non ha smesso più di sfilare e di promuovere prodotti grazie alla sua bellezza. Vederla sul set è un’esperienza: di più, uno spettacolo per come si propone all’obiettivo. E anche per questo che definirla modella è riduttivo. Di fatti, senza personalità non si va da nessuna parte.
Questo mondo ha visto troppe modelle bruciarsi in un paio di stagioni perché il loro atteggiamento era sbagliato o perché davano il lavoro scontato. Solo la professionalità garantisce il futuro. E questo Giulia l’ha compreso in fretta anche grazie alla famiglia che la sostiene e la guida. La sua maturità le permette anche di stare sui social e di promuovere se stessa perché – al di là delle banalità di alcuni profili – la verità è che grazie ai social media le modelle come Giulia sono uscite dalla condizioni di volti muti: ma ci vuole sempre studio e professionalità.
Giulia modella italiana come ci si sente nei panni di una diva?
Amo il mondo della moda e della fotografia. Mi piace molto viaggiare e tenermi in forma. Mi sto avvicinando anche al mondo del food: faccio parte di un gruppo di food blogger e insieme raccontiamo esperienze enogastronomiche.
Da ragazzina ti saresti mai immaginata di finire su un set fotografico?
Tutto è nato casualmente cinque anni fa… partecipai a un concorso di bellezza nella mia città, da lì me ne innamorai follemente e senza neanche accorgermene mi sono ritrovata Pitti e a sfilare con Pupo.
L’alimentazione è il fattore più importante per la tua bellezza?
Mi piace mangiare sano e tenermi in forma infatti vado in palestra, mi aiuta a liberare la mente.
Battute a parte quanto tempo hai dovuto investire per essere quella che sei?
La mia esperienza con i social è nata nel 2017 quando ho aperto il mio profilo Instagram. Mi piaceva, per gioco, immortalare momenti di positività tramite i quali raccontarmi, confrontarmi e scoprire le storie dei miei amici virtuali.
Non ti imbarazza a posare di fronte a un piccolo stuolo di sconosciuti?
Amo stare davanti all’obiettivo, mi sento libera di essere e totalmente me stessa. Io e l’obiettivo della macchina fotografica siamo molto amici.
Che effetto ti ha fatto entrare in questo mondo di tailleur e borsette?
È sempre stato il mio sogno nel cassetto e ho cercato in tutti i modi di raggiungerlo grazie anche al lavoro che ho fatto sulla mia immagine e alla pubblicità di prodotti.
E’ vero che l’eleganza non si compra?
Una donna volgare non lo è nel modo di vestire ma nel modo di essere. Ci sono atteggiamenti volgari come l’arroganza o la maleducazione che stonano su tutte, anche su un bel vestito.
Nessun batticuore da fashion week?
Credo che i sogni nel cassetto debbano essere realizzati man mano che viviamo la nostra vita: tanti di quelli che erano sogni non sono più tali ma obiettivi già raggiunti; c’è ancora tanto, tuttavia, che voglio realizzare.
Com’è il tuo guardaroba?
Credo di avere più vestiti di quanti realmente riesca a mettere. Ho un debole per gli abiti e soprattutto per le scarpe.
Che cosa indossi nella vita di tutti i giorni?
Sono molto femminile, adoro indossare gonne e abiti con applicazioni. Odio le tute nonostante siano comode.
Lo shopping ti piace farlo da sola o in compagnia?
Adoro fare shopping soprattutto con le mie amiche e mia mamma. Quando entro in un negozio di abbigliamento non so quanto spenderò, ma so esattamente ciò che voglio. Non perdo troppo tempo per gli acquisti, ho le idee molto chiare su ciò che mi piace e ciò che non mi piace.
Quali sono i tuoi must have oggi?
Tacchi tacchi tacchi e ancora tacchi. Con l’outfit giusto mi piacciono anche le sneakers ma prediligo i secondi.
La femminilità è una polarità dell’essere vivente: è la forza o la debolezza di una donna?
Secondo me, la bellezza ha un significato ambivalente. Io credo che con il termine bellezza si indichi un qualcosa molto generico, purtroppo per quanto riguarda la società, il termine bello è considerato alla lettera ed assume l’aspetto a volte di un requisito necessario, determinante sia per la valutazione del soggetto, sia per costituire in lui motivo di grande ammirazione. La bellezza aiuta nella vita, ma allo stesso tempo, credo che sia innata in ognuno di noi.
C’è chi pensa che raggiunta la maturità bisogna smetterla con le cazzate e iniziare a essere una persona meravigliosa. Tu hai smesso di fare cazzate o sei ancora alla ricerca della maturità?
Per me la moda è tutto ma ho anche un altro sogno: diventare insegnante infatti sono al quinto anno di Scienze della Formazione Primaria a Firenze ma sono già quattro anni che insegno alla primaria.
Chiudiamo con una citazione: il futuro è quella cosa che mentre lo pensi arriva, ma poi non c’è più perché è diventato presente, che però a sua volta non dura niente e diventa subito passato. Che futuro ti immagini e che presente vorresti per cancellare gli errori del passato?
Sogno di realizzarmi sotto tutti i punti di vista, lavorativo ma soprattutto personale. Vorrei una famiglia tutta mia e dei bambini. Vorrei incontrare una persona che possa amarmi davvero.