L’11 febbraio, nel 1929 venivano firmati i Patti Lateranensi tra Stato italiano e Stato Vaticano, che poi entrarono nella Costituzione, art.7 (1) e si consolidarono quando nel 1984 fu rinnovato il Concordato.
E’ interessante che oggi solo un giornale ne parli, l’Osservatore Romano, l’organo della Cei (Conferenza episcopale italiana) (2). Ovviamente celebrando la ricorrenza e significando l’importanza per le attività della Chiesa cattolica nel rapporto con lo Stato italiano.
I media italiani oggi hanno deciso di non parlarne, essenzialmente concentrati sul festival di Sanremo (3).
Non ne siamo stupiti, anche se, magari, una qualche riflessione ce la saremmo aspettata, ma spesso siamo ottimisti – sbagliando – anche nelle aspettative.
La consapevolezza di vivere in uno Stato confessionale forse è una nostra fissazione, ma l’art.7 della Costituzione è lì: una compenetrazione tra uno Stato democratico (il nostro) e uno a monarchia assoluta (Vaticano, quindi non democratico) come parte fondante del nostro patto civico per eccellenza, non è una cosa da poco, quanto imbarazzante.
I diritti e i doveri degli utenti dei servizi dello Stato e della Pubblica amministrazione, ne risentono. Si pensi alla scuola, dove non si insegnano le religioni ma solo la religione cattolica, e lo studente che fruisce dell’esenzione è messo in una stanza a colorare dei fogli. Si pensi alle agevolazioni fiscali per attività che, spacciate per religiose, sono vere e proprie attività economiche (tipo alberghi) in concorrenza con chi non vende una religione. Si pensi all’8 mille, balzello economico della nostra denuncia dei redditi che il 90% dei contribuenti è obbligato a versare al Vaticano. L’elenco è lungo, ed è tutto di privilegi e di violazione di quelle libertà di culto stabilita dalla Costituzione all’art.19, visto che altrettanti privilegi non vengono accordati ad altre confessioni.
1 – https://www.aduc.it/articolo/11+febbraio+patti+lateranensi+costituzione+anomalia_37175.php
2 – https://www.osservatoreromano.va/it/news/2024-02/quo-034/11-febbraio.html
3 – Si pensi che al tg1 della tv di Stato di stamane alle 9,00 (quello che paghiamo tutti con il canone), le notizie sono state queste, in ordine di emissione: Festival di Sanremo (2’,25), Meloni in visita alle foibe (20’’), trattori (30’’), attacco Israele a Rafah/Gaza (20’’), assassinio prov. Palermo (16’’), Misseri (assassino Scazzi) torna libero (17’’).
Vincenzo Donvito Maxia, presidente Aduc