Istat ha confermato le stime dell’inflazione di gennaio (1): crescita dello 0,3% su base mensile e 0,8% su base annua. I prezzi che crescono maggiormente sono quelli di trasporti e alimentari, compensati dal continuo calo dei prezzi energetici.
La conferma che le politiche anti-inflazione del governo non solo non hanno influenza sui prezzi, ma ne stanno determinando la crescita. Il calo dei beni energetici è dovuto a fattori che vanno oltre le politiche nazionali e segue l’onda lunga del calo dopo le fiammate dovute all’invasione russa dell’Ucraina.
Insomma, l’Italia è un Paese che in materia procede per inerzia, seguendo l’economia europea ed internazionale.
Dopo quasi due mesi dall’approvazione della legge di Bilancio 2024, registriamo una clamorosa marcia indietro per la parte introiti: il reinserimento delle agevolazioni fiscali per gli agricoltori, dopo che questi ultimi hanno invaso le piazze coi trattori a mo’ di gilet gialli.
Questi introiti significano maggiore debito pubblico rispetto a quanto già previsto ampiamente per finanziare i presunti benefici indicati in Bilancio.
Quindi: inflazione in aumento per inerzia, maggiore debito pubblico, inflazione calata nei mesi precedenti solo grazie alle politiche della Banca Centrale europea (Bce)… dove si va?
Porre questa domanda in questo momento è bizzarria!
Passati i momenti dei numeri, preso in giro il mondo facendo credere di avere ricette magiche per l’economia dell’Africa (2), i nodi centrali di politica ed economia oggi sono altri: le campagne elettorali, regionali, comunali ed europee. Dove convincere gli elettori delle proprie capacità di governo in base a quanto già fatto e in corso. E uno dei principali parametri delle proprie capacità è l’inflazione, oggi in crescita.
Visto il contesto internazionale ed europeo, che condizionano quasi del tutto la nostra economia e visto come il governo si è armato per farvi fronte e visto che nel Paese non si dibatte su come farvi fronte ma solo se votare o non votare questo o quest’altro… ci attendono periodi molto bui e difficili e senza nocchieri, in essere o in pectore, che ci diano speranze.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
1 –
https://www.istat.it/it/archivio/294128
2 – https://www.aduc.it/articolo/piano+mattei+drammatica+ignoranza+propaganda_37216.php