Brescia – Lo spirito audace e innovativo è nel DNA della Freccia Rossa sin dai tempi della gara di velocità, anche per questo 1000 Miglia non avrebbe di certo potuto esimersi dall’affrontare le sfide che la contemporaneità richiede nell’ambito dello sviluppo sostenibile. Nella mattinata di oggi, la Presidente di 1000 Miglia Srl, Beatrice Saottini, ha ricevuto dalle mani di Andrea Filippi, Service Line Manager della Divisione Certificazione di Bureau Veritas, l’attestato di verifica rispetto alla normativa ISO 14064-1, che conferma il quantitativo delle emissioni di Greenhouse Gas della società organizzatrice di tutti gli eventi della Freccia Rossa.
Attraverso l’analisi dell’impronta di carbonio dell’azienda, è stato determinato il totale delle emissioni di gas ad effetto serra causate, direttamente o indirettamente, da 1000 Miglia Srl nel corso dell’anno 2022. Il calcolo della carbon footprint di organizzazione rappresenta la misura, dell’implementazione di una strategia di Carbon Management che comprende sia interventi di riduzione che di compensazione delle emissioni. L’ anno passato, l’azienda ha iniziato il suo percorso di sostenibilità con il calcolo della carbon footprint della Coppa delle Alpi 2023. Il progetto è poi proseguito con la compensazione del 100% delle emissioni GHG causate dall’evento, attraverso l’acquisto di crediti di carbonio riconosciuti a livello internazionale. Nel 2024, l’obbiettivo è quello di individuare un metodo sistematico che sia replicabile ed utilizzabile su tutti gli eventi dell’organizzazione. A questo progetto, si affianca, per la prima volta nella storia, il calcolo della carbon footprint della 1000 Miglia 2024. «Siamo felici di aver fatto un altro passo importante nel nostro percorso verso la sostenibilità – dichiara la Presidente di 1000 Miglia Srl Beatrice Saottini – 1000 Miglia ha sempre guardato al futuro e al progresso, continueremo a porci traguardi ambiziosi per diventare un modello di azienda sostenibile.» «La robustezza dei criteri di calcolo è alla base di una seria carbon footprint, capace di dare indicazioni affidabili con l’obiettivo di ridurre le emissioni – afferma Andrea Filippi, di Bureau Veritas Italia – siamo orgogliosi di contribuire al consolidamento dei metodi di calcolo di organizzazioni iconiche come 1000 Miglia, in grado di testimoniare al mercato l’importanza di riferirsi a standard internazionali.»